USA. Lo scontro sulla politica economica è stato rimandato di un paio di mesi

Rimandato il Fiscal Cliff

Tutti ballano attorno alla bara del morto

di Bz
3 / 1 / 2013

Le borse europee festeggiano il raggiunto accordo negli Usa sulla politica economica di brevissimo periodo, quella italiana più delle altre, posto che il mitico spread scende sotto la soglia auspicata, quale regalo di fine mandato, dal premier uscente Monti. È un euforia aleatoria posto che i problemi di natura fiscale ed economica rimangono tutti sul tappeto della politica. Lo stesso Presidente Napolitano, nel suo discorso di fineanno, ha invitato tutte le forze a compiere delle scelte equilibrate ed eque verso i ceti meno abbienti, posto che il 2013 si prospetta sotto il profilo economico come un anno molto duro. Gli USA con un deficit al 7% e un debito pubblico di oltre 116.000 miliardi di dollari, il cui tetto massimo dovrà essere ricontrattato in Parlamento tra un paio di mesi, sono e rimangono un gigante dai piedi d'argilla, che è tenuto in vita solo dall'immissione continua e drogata di denaro fresco da parte della Federal Reserve. Due mesi di respiro per l'amministrazione Obama poi il vero nodo economico- finanziario si riproporrà, con tutto il suo peso, negli equilibri politici interni ed internazionali.

Quelle che seguono sono alcune brevi considerazioni con le quali si delineano i nodi che rimangono irrisolti negli USA e una scheda che sintetizza i punti del accordo raggiunto dall'amministrazione Obama, elementi di politica economica che, come ben sappiamo, si riverberano sull'economia globalizzata.

Il fiscal cliff, il cosiddetto baratro fiscale è stato evitato da un accordo al Senato nella notte di San Silvestro e da un voto della Camera martedì, ma Obama è risultato prigioniero degli equilibri parlamentari.
In realtà le aliquote fiscali aumentano solo dell' uno % per chi guadagna circa 500.000 dollari (l'equivalente di 380.000 euro, cioè oltre 20.000 euro al mese) mentre i redditi medio-alti continueranno a godere di un'imposizione fiscale relativamente bassa.
Non solo: la ritenuta sui dividendi passa al 20%, invece di essere equiparata all'aliquota (39%) della tassa sul reddito: poiché ad avere dividendi sono ovviamente i contribuenti più ricchi, si tratta di un ulteriore regalo fiscale per la fascia alta e altissima dei contribuenti.
In effetti la tassa che finanzia il sistema pensionistico passerà dal 4,2% al 6,2% ma peserà maggiormente sui redditi dei lavoratori e della classe media perchè è una tassa regressiva cioè colpisce i redditi fino ad un tetto di 114.000 dollari e non sui redditi superiori: paradossalmente i più colpiti saranno proprio quei lavoratori che hanno votato in massa per Obama e che il presidente aveva giurato di difendere. Tanto vero che una quindicina di deputati democratici hanno votato contro all'accordo, tanto più che il vero nodo del contendere cioè l'innalzamento del tetto del debito pubblico, una procedura che dovrà essere votata entro il 28 febbraio e che i repubblicani, useranno come arma di ricatto nei confronti dell'amministrazione Obama, per chiedere tagli ai programmi di assistenza in cambio dell'approvazione.

Bz

I PUNTI DELL'ACCORDO


TASSE SUI SUPER RICCHI.
Aumento al 39,6% dal 35% dell'aliquota per le persone che guadagnano più di 400 mila dollari l'anno e le famiglie i cui guadagni superano i 450 mila dollari l'anno.
SGRAVI MIDDLE CLASS.
Vengono confermati gli sgravi fiscali per le famiglie della classe media e si rendono permanenti le aliquote della minimum tax.
DIVIDENDI E CAPITAL GAINS.
Verranno tassati al 20% per le persone che guadagnano sopra i 400 mila dollari l'anno e le famiglie con più di 450 mila dollari l'anno.
TASSA SUCCESSIONE.
L'aliquota viene innalzata dal 35% al 40% sulle proprietà che superano il valore di 10 milioni di dollari.
INDENNITÀ DISOCCUPAZIONE.
Le agevolazioni per i disoccupati di lungo periodo vengono estese fino alla fine del 2013.
AGEVOLAZIONI INFANZIA E STUDENTI.
I crediti di imposta per chi ha figli e per gli studenti che devono pagare il college - sempre all'interno della classe media - vengono estesi per cinque anni.
SGRAVI A IMPRESE CHE INNOVANO.
Vengono estesi fino alla fine del 2013 i crediti di imposta per le imprese che investono in ricerca e innovazione e per quelle del settore delle energie rinnovabili.
DOC FIX.
Stop alla riduzione dei pagamenti ai medici del programma Medicare (quello per anziani e disabili).
TAGLI SPESA.
Vengono rinviati di due mesi e rimpiazzati con le nuove entrate e con tagli mirati in alcuni settori come quello della difesa.

 

la scheda è tratta dal manifesto del 2/01/2013