Raccomandazioni del Forum Internazionale dell’Acqua a Hesekê

Rapporto pubblicato da ANF English il 29 settembre 2021

15 / 10 / 2021

Il Forum Internazionale dell’Acqua nella Siria del Nord e dell’Est si è concluso con una serie di raccomandazioni dai 300 delegati da dentro e fuori il paese. Lo Stato turco sarà citato in giudizio per l’utilizzo dell’acqua come arma di guerra. Traduzione dell’articolo originale a cura di Emma Purgato per Ya Basta! Êdî Bese! in collaborazione con Un Ponte Per.Rapporto pubblicato da ANF English il 29 settembre 2021

Il “Forum Internazionale per l’Acqua nella Siria del Nord e dell’Est” si è svolto a Hesekê, con il patrocinio della Commissione per il Governo Locale e per l’Ambiente della regione Cizîrê, l’Università del Rojava, e il Centro per gli Studi Strategici. L’obbiettivo dei due giorni di forum era fare luce sugli accordi e le leggi internazionali in materia di acqua, richiamare l’attenzione alle politiche regionali sull’acqua e alla guerra per lo sfruttamento delle risorse idriche nei conflitti politici ed economici, e discutere i rischi e le sfide legati alle questioni della sicurezza dell’acqua e lo sviluppo sostenibile della stessa. Anche gli impatti economico, sociale ed ambientale dell’utilizzo che la Turchia fa dell’acqua e delle infrastrutture ad essa legate come arma, e la ricerca di strategie per affrontare la crisi dell’acqua nella Siria del Nord e dell’Est erano sull’agenda dei lavori del forum.

All’evento hanno partecipato circa 300 delegati, provenienti dalla Siria e dall’estero, tra cui rappresentanti della società civile, di istituzioni e organizzazioni umanitarie e ambientaliste, e movimenti ecologisti, oltre a numerosi scienziati ed esperti di diritti sull’acqua. Il forum si è concluso martedì con una lista di indicazioni raccomandazioni, da intendersi come un programma dei lavori per il prossimo periodo.

Tra queste raccomandazioni figurano le seguenti:

· Condannare la politica statale della Turchia che prevede l’utilizzo dell’acqua come arma politica contro i civili nella Siria del nord e dell’est, nell’intero stato siriano e in Iraq.

· Presentare un rapporto generale ed esaustivo riguardante tutte le violazioni delle leggi internazionali e degli accordi sull’acqua da parte della Turchia agli organi delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea, nonché ad organizzazioni internazionali ed organizzazioni per i diritti umani, a nome dei partecipanti al Forum.

· Esortare la comunità internazionale a fare pressione sullo stato turco perché cambi le sue politiche e violazioni delle leggi applicabili su acque internazionali condivise.

· Fare causa allo stato turco per aver violato leggi e norme internazionali, accordi bilaterali e tripartiti che si era precedentemente impegnato a rispettare, riguardanti i fiumi Tigri ed Eufrate, oltre che per utilizzare l’acqua come arma di guerra, violando in questo modo le Convenzioni di Ginevra del 1949.

· Condividere i risultati di questo forum con organizzazioni della società civile, e la società civile in Siria, Iraq e Turchia.

· Esortare la comunità internazionale ad intervenire immediatamente e ad adempiere ai suoi incarichi umanitari nella regione, rispetto all’impatto delle carenze d’acqua e alle conseguenze per comunità e campi per rifugiati.

· Documentare tutte le presentazioni e ricerche discusse durante il forum, ed elaborarle per creare una mappa dell’acqua con obbiettivo l’investimento ottimale.

· Esortare le Amministrazioni Autonome della Siria del Nord e dell’Est a risolvere i problemi legati all’acqua attraverso il dialogo e la cooperazione con le autorità irachene e siriane competenti, e con organizzazioni e forze internazionali, essendo questa una questione umanitaria.

· Realizzare progetti per supportare risorse idriche, proteggere le fonti rinnovabili, costruire dighe di piccole e medie dimensioni su piccoli fiumi, realizzare centri di desalinizzazione dell’acqua e fornire acqua alle aree che ne scarseggiano.

· Collaborare con organizzazioni umanitarie e per i diritti umani per fornire supporto morale e materiale atto ad affrontare gli impatti ed i rischi della crisi idrica nella regione.

· Esortare le Amministrazioni Autonome della Siria del Nord e dell’Est a configurare e trarre beneficio da strategie a lungo termine e politiche basate su ricerche e studi condotti da centri di ricerca, per evitare gli effetti della crisi idrica nella regione, e per affrontare le conseguenze negative e i disastri ambientali legati alla scarsità d’acqua.

· Stabilire programmi seri e vincolanti per la razionalizzazione e la consapevolezza dei diversi utilizzi dell’acqua, in collaborazione con l’Amministrazione Autonoma e i centri di ricerca.

· Richiedere all’Amministrazione Autonoma di istituire centri studi specializzati nella sicurezza dell’acqua.

· Costruire centri di trattamento delle acque reflue.

· Utilizzare fonti di energia alternative, come quella solare ed eolica.

· La possibilità di utilizzare il fiume Tigri e portare la sua acqua a zone che soffrono di scarsità idrica.

· Concentrarsi sulla necessità di mantenere la pulizia dell’acqua corrente, e sul monitoraggio da parte degli organi amministrativi locali nell’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord e dell’Est, ed istituire programmi e misure che prevengano individui, gruppi, aziende e istituzioni che non si conformano agli standard igienici su e vicino a bacini fluviali e a falde acquifere.

· Preparare uno studio completo e approfondito sulle risorse umane, economiche e idriche nella regione, e sul loro utilizzo legato alle necessità di sviluppo nei suoi vari orientamenti, specialmente riguardanti l’acqua, le sue fonti, e i metodi della sua gestione.

· Presentare un rapporto generale ed esaustivo su questo forum, contenente le possibili soluzioni e proposte presentate dai relatori per la salvaguardia delle risorse idriche esistenti e lo sviluppo di nuove, ed inviarlo all’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord e dell’Est con lo scopo di approfondire, considerare e implementare le proposte entro i limiti posti dal Comitato di verifica.

· Istituire un comitato di verifica a partire da questo forum, con l’obbiettivo di indagare sulle implementazioni delle raccomandazioni e proposte.

· Esortare l’Amministrazione Autonoma a istituire un comitato diplomatico con lo scopo di affrontare le questioni legate all’acqua.