Proteste pacifiste in tutta la Russia. La testimonianza diretta di un giornalista da Mosca

di Dima
25 / 2 / 2022

Poche ore dopo l’invasione russa dell’Ucraina, ieri sera in tutta la Russia ci sono state manifestazioni pacifiste, che chiedevano di interrompere le operazioni militari e ritirare le truppe. Le più importanti si sono date nelle piazze di San Pietroburgo e Mosca, seguite da migliaia di arresti compiuti dalla polizia.

Abbiamo ricevuto una testimonianza diretta da parte di un giornalista russo, che ha partecipato alla manifestazione di Mosca. Il giornalista preferisce rimanere anonimo, per paura di ritorsioni da parte del governo, che in molte occasioni ha preso di mira proprio la stampa indipendente, con gravi ripercussioni anche per i singoli giornalisti.

Il giornalista ci parla di numerose aggressioni a Mosca contro i manifestanti, che si sono ritrovati in piazza “Pushkinskaya”, che negli ultimi anni è diventata il punto d’incontro dell’opposizione russa. La piazza è stata immediatamente transennata, ma nonostante questo – nelle ore serali - sempre più persone sono scese a manifestare nel centro di Mosca. La polizia ha aumentato l’attività di monitoraggio e controllo, soprattutto alle fermate della metropolitana, dove in serata sono stati attivati veri e propri check point.

In serata, la repressione è aumentata d’intensità e le forze dell’ordine hanno attaccato la piazza, usando uno schema che si ripete da diversi anni. Venivano portate via non solo persone con dei cartelli o che gridavano frasi come “Нет войне” (no alla guerra) e “мир Украине”, ma anche media e passanti che in quel momento si trovavano nelle vicinanze della manifestazione. 

Molti manifestanti sono stati vittime di aggressioni fisiche, anche molto violente: tra questi fisicamente il sociologo Grigoriy Yudin, docente alla Moscow School of Social and Economic Sciences e figura molto conosciuta a livello nazionale e internazionale, al quale sono state negate anche le cure mediche.

La polizia ha minacciato con le armi, ha sequestrato telefoni e documenti, hanno anche detenuto una donna incinta, la divulgatrice scientifica Asia Kazanzeva. Sono stati fermati anche anche minorenni e anziani.

** Pic Credit: George Malets