Parigi - Migranti occupano l’Università Paris 8 : « Un toit et des papiers pour tout-e-s! »

6 / 2 / 2018

Pubblichiamo la traduzione del comunicato dei migranti e delle migranti che martedì 30 gennaio hanno occupato l’edificio A dell’Université Paris 8. I nuovi abitanti dell’università organizzano in queste ore una lotta aperta su molti fronti, per difendere il tetto conquistato, raggiungere i tanti e le tante migranti che in Francia sopravvivono tra deportazioni e repressione, prendere parola e rivendicare diritti sociali senza confini. Sono giorni cruciali per la difesa di questo spazio politico, strappato all’Università con il sostegno di tante e tanti, studentesse, studenti, professori, attivisti. Per questo rinnoviamo l’appello dei migranti a raggiungerli e a diffondere la parola, a sostenere l’occupazione come possible.

Comunicato degli esiliati e delle esiliate di Paris 8

Al popolo francese, agli studenti e alle studentesse, a chi dorme per strada, alle persone solidali, alle persone torturate dal Regolamento di Dublino.

Siamo gli esiliati e le esiliate di tutto il mondo, dei dublinati, delle rifugiate senza dimora. Siamo richiedenti asilo, abbiamo attraversato il mare, siamo dei minori sans papiers. Occupiamo l’università Paris 8 dal 30 Gennaio 2018. Perché abbiamo dovuto farlo? Durante gli ultimi mesi, la Francia ha deportato tante persone. In molti si sono suicidati. Tre mesi fa, un amico in balia del Regolamento di Dublino, depresso, si è disteso sui binari di un treno che lo ha travolto. Dieci giorni fa, a Calais, la polizia a colpito e gasato degli esiliati e delle esiliate che dormivano in strada. Uno sparo della polizia ha strappato metà del volto di un giovane. Un amico che aveva appuntamento in prefettura vi è rimasto, arrestato e messo in un CRA (centro di ritenzione amministrativa), prima di essere deportato in Italia. La polizia ha le sue sentinelle, le sue sirene, i suoi gas, ma nessuna fede o legge.

Il sistema d’immigrazione francese vuole soltanto le nostre impronte. L’arbitrario e la casualità sono il nostro quotidiano, all’OFPRA (Ufficio Francese di protezione dei rifiugiati e degli apolidi), alla CNDA (Corte nazionale per il diritto all’asilo), in prefettura. Secondo le procedure, alcuni sono rifiutati, altre dublinate indefinitamente, assegnate a residenza, deportati, tutto questo senza alcuna logica.

Questo è ciò che rivendichiamo:

Documenti per tutti e tutte;

Abitazioni decenti e stabili;

Poter imparare il francese e continuare i nostri studi;

La fine del rifiuto del Dispositivo di Valutazione dei Minori Isolati Stranieri;

La fine immediata delle deportazioni verso tutti i paesi, in Europa come altrove.

Ci aspettiamo da tutti gli esiliati e le esiliate che lottino ovunque in Francia contro la repressione e l’ingiustizia e contro la violenza poliziesca nelle strade.

Alla popolazione francese: voi che avete fatto la rivoluzione che studiamo nei libri di storia, riprendetela! Ringraziamo la popolazione per il sostegno, che, a differenza del suo governo, ci mostra una vera solidarietà.

L’amministrazione della facoltà utilizza il bastone e la carota nelle negoziazioni. Alcuni ci parlano di altri spazi disponibili all’interno della facoltà, altri ci minacciano tra le righe di far intervenire la polizia. Noi chiediamo agli studenti e alle studentessi, ai professori dell’Université Paris 8 di sostenerci nelle nostre rivendicazioni. Li ringraziamo e gli chiediamo di restare totalmente con noi, fino alla fine. Ci uniamo alla lotta degli studenti sans-papiers dell’Università.

Ai nostri amici e alle nostre amiche morti attraversando il mare,

Ai nostri amici e alle nostre amiche suicidati,

Ai nostri amici e alle nostre amiche morte per colpa delle frontiere,

Ai nostri amici e alle nostre amiche morti nel deserto,

Ai nostri amici e alle nostre amiche violentate in Libia

Non vi dimentichiamo.

I migranti e le migranti di Paris 8