Operazione Devrimcilere 'Gezi': 65 arresti a Istanbul!

18 / 6 / 2013

Dopo gli avvenimenti del week-end violento di Istanbul che ha visto lo sgombero di Gezi Park e di piazza Taksim, susseguiti da continue rivolte propagatesi in tutta la capitale, l’odore acre dei lacrimogeni continua a impregnare i muri, le case e le strade di questa città. Nonostante la disumanità presente nelle continue aggressioni commesse dalla polizia, la rivolta prosegue. I cittadini turchi non sono più pronti a sottomettersi al volere di chi usa la prepotenza e la coercizione quali modalità di acclamazione della propria legittimità politica.

Nel frattempo dunque riprendono lentamente i concentramenti, le manifestazioni e la resistenza continua ad organizzarsi. Le forme e le modalità cambiano, si differenziano.

Tutto pur di esprimere il proprio dissenso.

La giornata di ieri ha visto, oltre allo sciopero di 5 categorie sindacali affollare Istilkal caddesi, svariati concentramenti diffondersi nei quartieri: così a şışane nel pomeriggio, mentre sin dalla tarda mattinata Osmanbey è stato nuovamente teatro di duri scontri con le forze dell’ordine.  E poi ancora, in serata gli scontri si sono propagati anche a Okmeydanı, quartiere popolare spesso protagonista di rivolte e ribellioni.

Allo stesso modo, mentre piazza Taksim continua ad esser presidiata ed occupata dalla polizia, inizia la “protesta silente”. Un uomo, per la precisione un artista, si è posizionato al centro della piazza ed è rimasto lì, in posizione retta, con le mani in tasca, immobile, per ore. In tanti, manifestanti e passanti, si sono uniti a lui per supportare l’ indignazione.

Video:

http://www.youtube.com/watch?v=FJXTNR04pA4

Questa mattina invece, sessantacinque manifestanti sono stati svegliati dalla polizia che ha fatto irruzione nelle loro case. Con una vera e propria operazione “Rivoluzionari di Gezi” le forze dell’ordine hanno messo in stato di fermo manifestanti facenti parti, soprattutto, di partiti di opposizione, ma anche di associazioni.

Il link di un articolo turco che riprende i nomi degli arrestati.

La risposta è stata immediata: poco dopo infatti, un presidio in solidarietà è stato fatto dinanzi alla questura, ad Aksarai.

Nel frattempo i manifestanti hanno deciso di incontrarsi questa sera alle ore 21.00. Sono stati individuati quindi, dei luoghi in cui concentrarsi al fine di fare delle assemblee, per continuare a confrontarsi. E il tutto avverrà in dei parchi, proprio in quanto simbolo di questa rivolta. Qui l’elenco:

BEŞİKTAŞ: Abbasağa Parkı
ELMADAĞ-HARBİYE-NİŞANTAŞI: Maçka Parkı
KADIKÖY: Yoğurtçu Parkı
CİHANGİR: Cihangir Park
ÜMRANİYE: Çarşı Park
OKMEYDANI: Sibel Yalçın Parkı
GÖZTEPE: Göztepe Parkı
RUMELİHİSARÜSTÜ: Doğatepe Park
ETİLER - AKATLAR: Sanatçılar Parkı
HAYDARPAŞA: Son tren

Unico luogo che non è un parco, è l’ HAYDARPAŞA: Son tren, ex stazione ferroviaria, luogo storico, sito nella parte asiatica di Istanbul, che verrà demolito per costruire un centro commerciale.

Ecco dunque che gli elementi caratterizzanti Gezi Park ritornano; ed ecco che la brutalità della polizia non frena la voglia di libertà dei manifestanti, ormai sempre più convinti e determinati nel lottare per il proprio futuro.

Istanbul-Gezi Park-Stay tuned…