La pace nella regione petrolifera del Delta del Niger, nel sud della Nigeria, non sembra essere stata mai così vicina. Il Mend, Movimento per l'Emancipazione del Delta del Niger, principale gruppo armato della regione, ha annunciato a partire da ieri un cessate il fuoco a tempo indefinito, per permettere di avviare dei negoziati con il governo federale di Abuja.
In un comunicato il Mend si dice «pronto a
impegnarsi in un dialogo serio con qualsiasi gruppo o individuo con
l'obbiettivo di una pace durevole nel Delta del Niger».
Il gruppo
armato, le cui azioni, riprese con forza nel 2006, hanno provocato un
calo di circa un terzo della produzione di petrolio in Nigeria, accusa
il governo federale di non ridistribuire in modo equo i ricavi delle
risorse petrolifere della regione.
La trattativa e il dialogo
con le autorità federali è portata avanti da un team di cui fanno parte
nomi eccellenti, tra cui anche il Premio Nobel per la letteratura Wole
Soyinka.
Venerdì 23 ottobre, fonti non confermate parlavano di un
incontro già avvenuto tra il team di mediatori e il presidente Umaru
Yar'Adua, che aveva incontrato a sua volta una settimana fa uno dei
principali leader del movimento, Henry Okah.
Processato
per alto tradimento e il traffico di armi, dopo il suo arresto in
Angola, Okah, è stato rilasciato lo scorso luglio, dopo due anni di
prigione, per aver accettato l'amnistia offerta in giugno dal
presidente nigeriano. Con il provvedimento, scaduto lo scorso 4
ottobre, il Mend sembra aver perso i principali comandanti militari,
oltre a migliaia di militanti. 15 mila secondo le stime del governo di
Abuja.
Fino allo scorso 20 ottobre, il governo non ha mai fatto
riferimento ad un tavolo di confronto politico con le comunità che
vivono nella regione, messe in ginocchio dai disastri ambientali provocati dalle multinazionali del petrolio.
La
svolta è arrivata proprio lunedì scorso: Emmanuel Egbogah, consigliere
per le risorse petrolifere del presidente Yar'Adua, ha annunciato lo stanziamento del 10% dei proventi petroliferi del paese, in favore dello sviluppo delle regioni del Delta. La mossa del Mend, sembra essere la diretta conseguenza della proposta.