Presidio alla prefettura

Napoli - In piazza contro le complicità del governo italiano con il regime di Gheddafi

Verso il 1° Marzo

23 / 2 / 2011

In queste ore il regime di Gheddafi difende il suo potere massacrando la popolazione libica che rivendica invece libertà e cambiamenti radicali!

Sull'onda della rivoluzione araba anche la Libia si è sollevata e la violentissima repressione del regime, che è giunto a bombardare i manifestanti civili con centinaia e forse migliaia di morti, ha ricevuto fin dalla prima ora il sostegno criminale del governo italiano.
Per conservare l...a propria autocrazia Gheddafi sembra disposto anche a cercare di frantumare il paese, trascinandolo in una guerra sanguinosa e tragica.

L'Italia, in continuità con la sua storia di potenza coloniale, sostiene il regime per difendere i profitti petroliferi dell'Eni e quelli di aziende come Impregilo, ma anche i vergognosi trattati contro i diritti di migranti e rifugiati. Da anni infatti i governi italiani hanno fatto della Libia la propria frontiera meridionale, finanziando la costruzione di autentici lager nel deserto per imprigionare i profughi africani.
In queste ore infine navi e aerei militari italiani si spostano minacciosamente nelle basi a Sud...
Tutti noi perciò, cittadini migranti e ancor piu i cittadini italiani, dobbiamo assumerci le nostre responsabilità manifestando:

- Contro la repressione violenta della popolazione libica in rivolta, attuata dal regime di Gheddafi con il chiaro sostegno del governo Berlusconi

- Per la cancellazione degli accordi del 2008 tra Italia e Libia costruiti sulla pelle di migranti e rifugiati africani

- Per il diritto all'accoglienza di tutti i profughi che arrivano in queste settimane dalla sponda Sud del Mediterraneo

- Per un nuovo Mediterraneo, demilitarizzato e liberato, costruito sul riconoscimento dei diritti di tutti e sulla reciprocità tra i popoli

Mobilitazione Venerdi 25 febbraio ore 17.00 presso la Prefettura di Napoli in piazza Plebiscito

Forum antirazzista campano -
Rete per il Primo marzo antirazzista a Napoli