Messico- Cheran: dalle barricate al governo autonomo

Nel municipio indigeno purepecha entra in funzione l'autogoverno comunitario

6 / 2 / 2012

Il 5 febbraio è entrato in funzione a Cheran il Concejo Mayor Comunal, consiglio di autorità comunitarie del municipio indigeno purepecha dello stato di Michoacan. Le autorità autonome hanno ricevuto il baston de mando (bastone di comando), tradizionale simbolo delle autorità indigene, durante una cerimonia che si è svolta nel centro della cittadina di 20 mila abitanti. Quello che è successo in questi giorni a Cheran è il frutto di una lotta iniziata lo scorso aprile quando gli abitanti si sono ribellati alla distruzione del loro bosco da parte di imprese del legname spalleggiate dai gruppi criminali.

Nel territorio di questo municipio ci sono 27 mila ettari di boschi. Di questi, circa 20 mila ettari sono stati saccheggiati negli ultimi anni da parte di tagliatori di legname illegali. Ogni giorno dal centro della cittadina di Cheran passavano decine di camion carichi della legna tagliata, scortati dai furgoni dei narcotrafficanti incappucciati ed armati. La popolazione viveva nella paura a causa delle minacce e delle violenze dei criminali, senza che nessuna autorità intervenisse.

La mattina del 15 aprile 2011 scoppiò la rivolta. Cominciò tutto da un gruppo di donne che, stanche delle quotidiane offese ed umiliazioni che ricevevano dai criminali, attaccarono con pietre una fila di camion che stava passando dal centro cittadino. Immediatamente suonarono le campane della chiesa per chiamare a raccolta la popolazione. Si scatenò uno scontro tra i narcotrafficanti con armi di grosso calibro e gli abitanti di Cheran armati di sassi e i razzi pirotecnici che solitamente usano durante le feste religiose.

Da quel giorno la popolazione ha istallato barricate e posti di blocco all'ingresso del municipio per difendersi da eventuali rappresaglie dei narcos. Nella città, ad ogni angolo sorsero le cosiddette "fogatas” (letteralmente: falò), punti di incontro degli abitanti che durante la notte vigilavano le strade. Le fogatas diventarono luoghi di organizzazione e di ricostruzione di un tessuto sociale gravemente danneggiato da anni di violenza e paura. Questo municipio indigeno purepecha riattivò le sue forme tradizionali di organizzazione, formando la guardia comunal, cioè un gruppo di giovani incaricati della sicurezza. Dopo alcuni mesi nacque anche una radio comunitaria che è stata chiamata radio fogata.

Da allora, la lotta iniziata per la difesa del bosco e contro la violenza dei narcos ha messo in moto un processo di riorganizzazione delle forme comunitarie di presa delle decisioni in forma autonoma e attraverso le assemblee. Fin da subito furono chiuse le sedi dei partiti politici, accusati di essere i colpevoli delle divisioni provocate all'interno della comunità. A novembre si svolsero le elezioni nello stato di Michoacan, e la comunità di Cheran, come quella di Ostula, decisero di impedire l'istallazione dei seggi e l'entrata dei partiti nel loro territorio. Inoltre avviarono una lotta per il riconoscimento da parte dello stato delle proprie forme di organizzazione, cioè che riconoscessero le loro autorità elette dall'assemblea e non appartenenti a nessun partito.

Il tribunale elettorale dello stato di Michoacan ha infine riconosciuto le autorità comunitarie di Cheran, e con la cerimonia del 5 di febbraio inizia ufficialmente l'attività di autogoverno comunitario di questo municipio indigeno purepecha. Un leader della comunità, Salvador Campanur dichiara alla rivista Desinformemonos che questo momento, nella lotta per l'autonomia del popolo purepecha, non è un punto di arrivo ma l'inizio di un percorso. “La nostra lotta continuerà, perché un nuovo governo non è la soluzione per far sparire le ingiustizie nella regione, un nuovo governo non è la soluzione per l'insicurezza né per la mancanza di tranquillità. Il nuovo governo è un progetto che noi come comunità continueremo a promuovere per far tornare la sicurezza, la giustizia e la democrazia. Non finisce qui”.

guarda il reportage di Desinformemonos