Tratto da Periodico Diagonal

La visita del Papa in Brasile riaccende la protesta - Corruzione e sprechi riportano nelle strade gli attivisti

26 / 7 / 2013

A un mese di distanza dalle mobilitazioni di giugno contro i mega-eventi sportivi previsti per quest'anno e per il prossimo, i brasiliani continuano a richiedere migliori servizi denunciando allo stesso tempo lo sfarzo eccessivo di un'altro grande evento che ha interessato il Paese: la visita del Papa per assistere alla Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro, costata al Brasile più di 40 milioni di euro.

Sciopero generale

Anche i sindacati brasiliani hanno voluto raccogliere il malcontento sociale e l'11 luglio si è svolto uno sciopero generale convocato da tutte le sigle sindacali, per presentare al Governo delle richieste che includevano istanze come la riduzione della giornata lavorativa da 44 a 40 ore settimanali, l'assegnazione del 10% del PIL all'educazione e di un altro 10% alla sanità. Tuttavia, l'atteggiamento tiepido degli organizzatori non ha portato i lavoratori a un blocco totale, ad azioni dirette o all'organizzazione di picchetti.

Il blocco delle attività lavorative nelle capitali degli Stati non è stato molto seguito, anche se l'impatto economico è stato rilevante dato che in molte città di medie dimensioni e municipi si sono organizzati blocchi delle strade che hanno causato una paralisi, totale o parziale, di 14 dei 25 Stati brasiliani, compresi i più importanti porti del Paese come quello di Santos, a San Paolo (il maggiore dell'America Latina) e Itaguaì, a Rio de Janeiro. Il giorno dello sciopero generale si sono svolte grandi manifestazioni che hanno riunito migliaia di persone nelle principali capitali, anche se non sono state moltitudinarie come quelle delle prime settimane di giugno.

Una spiegazione alla mancanza di seguito dei sindacati si potrebbe trovare nel malcontento dei cittadini verso queste organizzazioni tradizionali, che sono controllati dagli stessi partiti politici che una parte della popolazione rifiuta. Inoltre, la legislazione del Lavoro brasiliana, datata al 1946 (durante il secondo mandato di Getulio Vargas) e tutt'ora vigente con appena qualche piccola modifica e con un marcato carattere autoritario, impone grandi limitazioni alle organizzazioni sindacali. Questa legge infatti obbliga il sindacato ad avere un riconoscimento da parte dello Stato per poter le proprie attività e impone che ogni sezione abbia un sindacato unico che includa “datori di lavoro, impiegati, lavoratori autonomi e liberi professionisti”. Le legge inoltre prevede come obbligo sindacale la collaborazione con i poteri pubblici.

Feste con denaro pubblico

A Rio de Janeiro, lo sciopero generale ha portato a una svolta nelle mobilitazioni. Se prima le proteste avvenivano principalmente nel centro della città, ora si sono dirette invece al palazzo sede del governatore dello Stato, Sérgio Cabral, del partito di centro PMDB. Il fatto che, nelle ultime settimane, siano state rese pubbliche numerose notizie riguardanti episodi di corruzione ha causato un maggiore malcontento.

Le spese scandalose di Cabral, che ha organizzato feste per imprenditori e politici a Parigi con i fondi dello Stato e la notizia dell'uso di un elicottero per i suoi affari privati hanno alimentato ulteriormente le proteste. Leblon è un quartiere di lusso ma nelle ultime settimane ha assistito a forti scontri tra manifestanti e polizia, con barricate, banche in frantumi e negozi di lusso assaltati dai manifestanti, che distribuivano oggetti di ogni tipo, cappotti, vestiti, scarpe, etc. alle persone che si trovavano nella strada. Gli incidenti hanno provocato una violenta reazione sia nei mezzi di comunicazione che nel Governo, che ha annunciato un dispiegamento di forze di polizia ancora maggiore durante la visita del Papa a Rio de Janeiro.

Le proteste per questo evento religioso hanno portato all'attenzione collettiva lo spreco di fondi pubblici in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. Attenzione anche per il degrado ambientale provocato dalla costruzione degli edifici che dovevano ospitare gli incontri, per la quale si sono rase al suolo due grandi aree di foresta atlantica protetta.

Gli attivisti hanno difeso inoltre il carattere laico dello Stato e il rispetto verso le donne e gli omosessuali, in un contesto in cui i politici conservatori, di religione cattolica o protestante, stanno cercando di apportare cambi sostanziali nella legislazione al riguardo.