Misteri sull'omicidio

La pistola che ha ucciso Politkovskaja veniva… dalla Procura

9 / 2 / 2009

Certo che a Mosca si fa davvero di tutto per rendere poco credibile la giustizia.
_ L’ultima novità, davvero sconcertante, uscita dal processo per l’uccisione della giornalista Anna Politkovskaja (la fonte, citata dall’agenzia Novosti, è un anonimo personaggio “vicino ai giudici”) è che la pistola usata per ucciderla era ben nota alla polizia già da prima: anzi, era proprio in possesso degli organi di sicurezza, depositata presso la Procura, in quanto usata in precedenza in un altro crimine, il tentato omicidio di un tal Omarov, in Dagestan, nel 2002.
_ Non è chiaro come abbia fatto l’arma a uscire dagli uffici della procura e a finire nelle mani di Sergej Khadzhikurbanov, uno degli imputati nel processo in corso, il quale l’avrebbe poi passata al presunto killer (attualmente al largo, all’estero), Rustam Makhmudov. Dagli atti dell’istruttoria, l’imputato sostiene di aver comprato la pistola in Dagestan, ma non si sa né da chi né quando…


Articolo pubblicato su EST EST EST, notizie dall’ex impero del male a cura di Astrit Dakli

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