La Francia in guerra in Africa dal Mali alla Somalia

12 / 1 / 2013

Venerdì scorso è stato il giorno del via libera all'intervento francese in Mali. "Ho deciso che la Francia risponderà alle richieste di aiuto del governo di Banguì. Abbiamo dato il nostro supporto all’esercito del Mali nella sua offensiva ". Queste le dichiarazioni con cui il presidente francese François Hollande  dopo giorni di trattative con il governo del paese africano e una riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu ha annunciato l'inizio delle operazioni militari.

Nel commentare la decisione francese il sito Nigrizia riporta così le motivazioni dell'intervento: "Le dichiarazioni di Hollande seguono l’appello lanciato ieri dal presidente ad interim, Dioncounda Traoré, e l’occupazione da parte dei miliziani islamisti della città di Konna, nel centro del paese. Nelle ultime 72 ore i miliziani islamisti sono avanzati verso sud generando il panico tra le popolazioni residenti nelle vicine località di Mopti e Sevare, sede, rispettivamente, di una base militare e di un aeroporto. Parigi ha inoltre precisato che risponderà alle richieste di aiuto militare del Mali nell’ambito delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Risoluzioni che, secondo fonti diplomatiche francesi,  potrebbero essere interpretate proprio in favore di un intervento militare francese."

I primi due giorni di intervento hanno visto una pesante controffensiva con bombardamenti francesi alle posizioni dei fondamentalisti islamici del gruppo salafita Ansar al Dine, affiliato ad Al-Qaeda nel Maghreb. Si parla di 100 morti durante queste prime ore di battaglia nei raid aerei francesi ed un pilota francese è stato ferito ed è morto dopo essere stato ricoverato in ospedale.

Il governo del Mali ha proclamato lo stato di emergenza a livello internazionale c'è stato il  placet di Londra e Berlino e di Barroso  all’intervento di Parigi mentre la comunità dei Paesi dell’Africa occidentale (Ecowas) ha autorizzato l’invio immediato di truppe sul terreno.

Le dichiarazioni del capo del governo, Dioncounda Traorè, sono di ringraziamento verso l’Eliseo per il sostegno ricevuto nel contenere l’avanzata dei fondamentalisti islamici. Gli annunci ufficiali confermano che le zone  di Mopti e Konna, sono tornate sotto il controllo dell’esercito locale dopo la prima ondata di combattimenti.

L'inizio dell'intervento militare in Mali si sta svolgendo nelle stesse ore del fallito blitz delle truppe di Parigi per la liberazione di un proprio connazionale in Somalia, l’agente segreto Dennis Allex, presumibilmente morto nel corso dell’operazione. Fonti giornalistiche parlano di diversi morti durante l'operazione contro gli integralisti in Somalia. Shabba, il gruppo legato ad Al Quaeda che controlla zone della paese, ha invece fatto sapere di aver catturato un'altro francese durante il blitz.

Che la situazione sia molto tesa per il governo francese lo dimostra anche il fatto che  il presidente Francois Hollande ha annullato  un viaggio a Marsiglia dove avrebbe dovuto prendere parte alla presentazione della manifestazione "Marsiglia, Capitale europea dell’anno". Il ministro della Difesa Yves Le Drian ha annunciato che in Mali sono stati inviate diverse centinaia di soldati e truppe di terra sono state dispiegate a protezione della capitale Bamako.