Il sindacato statunitense dei metalmeccanici dalle tangenti di Marchionne alla vittoria della componente anti-corruzione

Una lunga storia di tendenze radicali all'interno delle union

11 / 4 / 2023

Rank-and-File è un termine anglosassone che indica i soldati allineati e disciplinati Traslato in ambito sindacale, ha assunto il significato di "base", contrapposto a quello di "vertice".

Negli ultimi anni, negli Stati Uniti, questa base è tornata ad essere indisciplinata, né rassegnata alle sconfitte del mondo del lavoro. E si organizza, anche dal basso, con modalità diverse tra loro. Del "2022 movimentato dei lavoratori statunitensi" avevamo scritto su Global Project nell'ottobre scorso. Con protagonisti come Amazonian United di Chicago, che non utilizzano la farraginosa procedura per il riconoscimento del sindacato aziendale, ostacolata dal padronato con ingenti risorse, e adottano, quanto meno inizialmente, un pre-majority unionism (sindacalismo pre-maggioranza). Essere cioè sindacato indipendentemente dal fatto che i capi lo riconoscano come un'entità legale con cui sarebbero tenuti a contrattare. Potendo comunque agire con fermate del lavoro, petizioni e "visita di gruppo al capo".

Nella stessa multinazionale, a Staten Island di New York, Amazon Labor Union è nata invece come vera e propria Union. La prima a vincere un'elezione sindacale in un'azienda nota negli USA per i suoi controlli disumani dei lavoratori e il suo antisindacalismo dotato di grandi risorse economiche.

Altri lavoratori di base si appoggiano invece ad un Sindacato esistente, come nel caso delle caffetterie Starbucks, dove Workers United, affilato al Service Employees International Union, ha già vinto elezioni sindacali in quasi 300 negozi. Affrontando gli ostacoli e i licenziamenti attuati dalla proprietà, sanzionata più volte dall'Agenzia federale per le sue azioni illegali contro la formazione di una rappresentanza dei lavoratori.

Malgrado la storica repulsione negli USA per il sindacalismo, da sempre avversato dal padronato e spesso anche dallo Stato, tutte queste forme di aggregazione collettiva, anche quelle completamente autorganizzate, siano in qualche modo garantite (termine troppo ottimistico, comunque, visti i frequenti licenziamenti di organizzatori sindacali) dall'articolo 7 del National Labor Relations Act (NLRA), la normativa del 1935 tipica del periodo del New Deal di Roosevelt.

Invece, in altri settori, che erano al centro del mondo del lavoro prima delle ristrutturazioni che li hanno decimati negli insediamenti produttivi e nel numero di addetti (UAW ha perso il 40% degli iscritti attivi negli ultimi 20 anni), nascono all'interno di grandi Union gruppi di lavoratori che si coordinano nazionalmente in tendenze organizzate (caucus) per cercare di sconfiggere la sudditanza alle imprese di dirigenze sindacali che si autoperpetuano e la scarsa o nulla democrazia interna. Tendenze interne che possono essere informali o via via più organizzate, fino a registrarsi al Sindacato di appartenenza per presentare al voto proposte contrattuali formali e/o partecipare al rinnovo degli organismi dirigenti con programmi nati dalle esigenze del Rank-and-File. Alcune di esse hanno ottenuto in questi ultimi mesi successi eclatanti. Come nelle elezioni per i presidenti sia del sindacato metalmeccanico United Automobile Workers (UAW) che di quello dei camionisti International Brotherhood of Teamsters (IBT). Ed anche nei congressi sindacali, per modificare regole antidemocratiche o piattaforme non condivise dalla base, come succede coi raggruppamenti di base dei ferrovieri.

 

Il sindacato dei metalmeccanici UAW fu protagonista delle gloriose lotte degli anni Trenta, caratterizzate dall'occupazione delle fabbriche, come quella della General Motors del 1936. Il passaggio alla stanza dei bottoni, con l'ingresso nell'azionariato di General Motors (GM) e di Fiat-Chrysler (FCA, ora Stellantis), quando i fondi pensione degli iscritti, convertiti nel 2009 in azioni della nuova società FCA, servirono a risollevare le sorti aziendali, ha portato a contraddizioni pericolose. Come durante i contratti del settore dell’auto del 2011 e del 2015, quando UAW, mentre negoziava con GM, di cui allora era il secondo azionista, percepiva tangenti da FCA per firmare accordi che la favorissero rispetto alla Ford e alla stessa GM. La vicenda è stata sanzionata nel 2021, quando FCA, accusata di aver pagato dal 2009 al 2016 un totale di 3,5 milioni di tangenti ai leader di UAW, è stata condannata negli USA a pagare 30 milioni di dollari per aver violato le leggi federali sul lavoro. Mentre il presidente UAW, Dennis Williams, è stato condannato a 21 mesi di prigione per appropriazione indebita dei fondi del Sindacato, utilizzati a piene mani per pagarsi spese personali.

Pochi giorni fa, il caucus Unite All Workers for the Democracy, ha sconfitto la dirigenza screditata, eleggendo Shawn Fain a presidente UAW. Entrato a far parte di UAW nel 1994 quand'era elettricista in uno stabilimento di componenti per auto Chrysler, nel suo primo messaggio agli iscritti, Fain ha dichiarato che "siamo stati divisi dalla corruzione e dall'egocentrismo della dirigenza ma ora la UAW che lotta è tornata" e ha concluso con lo slogan della sua campagna congressuale: "no corruption, no concession, no tiers", no corruzione, no concessioni, no livelli (contrattuali diversi per i neo assunti, che dividono i lavoratori)".

Argomento, quest'ultimo (le condizioni contrattuali minori per i nuovi lavoratori che comportano salari più bassi ed anche minori diritti di assistenza malattia, che è aziendale negli USA) che sarà al centro nel 2023 delle grandi vertenze dei rinnovi contrattuali delle Tre Grandi dell'automobile. Ed anche dell'United Parcel Service (UPS), poiché il nuovo presidente IBT ha affermato di voler cancellare il sistema salariale a due livelli, accettato nel 2018 dalla precedente leadership sindacale e che rompe l'unità dei lavoratori.

 

IBT, che è uno dei più grandi sindacati di categoria del mondo, con 1,2 milioni di iscritti, vanta una lunga presenza di componenti riformatrici in lotta contro le direzioni sindacali autoritarie. Teamsters for a Democratic Union (TDU) si organizzò dal 1976 in occasione delle agitazioni di base per il rinnovo del contratto del 1976, mentre Professional Drivers’ Council for Safety and Health (PROD) nacque invece nel 1971 con campagne contro la corruzione del Sindacato, gestite da un gruppo di avvocati, le quali costrinsero l'allora Presidente dell’IBT Fitzsimmons ad uscire dal ruolo di amministratore dei Fondi sanitari e pensionistici di settore. I due caucus si unificarono nel 1979.

Oggi, i Teamsters sembrano fuoriusciti da aspetti per nulla edificanti della loro storia (collusioni malavitose e repressione del dissenso interno) con la recente elezione di una dirigenza più progressista, con presidente Sean O'Brien, appoggiata dal caucus Teamsters for a Democratic Union. il Sindacato ha sfidato Amazon stanziando le rilevanti indispensabili risorse economiche per aprire vertenze nelle sedi della corporation, a partire dalla California, e premendo sulle comunità locali per subordinare le richieste di nuove localizzazioni di Amazon alla presenza sindacale. E sta preparando, con coinvolgimento della base, il rinnovo contrattuale dei 350.000 dipendenti di UPS.

Il dissenso all'arbitrato imposto ai ferrovieri nel dicembre 2022 per il rinnovo del contratto, imposto dal Presidente Biden, ha evidenziato la presenza di settori organizzati dei lavoratori, all'interno dei Sindacati, come scritto su Globalproject nel dicembre scorso: Railroad Workers United organizza appartenenti a tutti i sindacati per presentare un fronte unito di proposte e di lotte e alla convenzione del 2022 ha vinto sul fatto che i dirigenti sindacali non possano inviare unilateralmente un contratto ad un arbitrato che mette in discussione la piattaforma votata dai lavoratori.

Nella categoria dei minatori la creazione di un'opposizione alla dirigenza produsse nel 1969 la vicenda drammatica dell'uccisione di Jock Yablonski, candidato alla presidenza dei Mine Workers (UMW) con una piattaforma riformatrice del caucus Miners for Democracy, in lotta contro la corruzione dei vertici. Una campagna elettorale, tempestata da violenze e da intimidazioni di picchiatori organizzati nei confronti dei suoi supporter, di cui egli contestò i risultati del voto. Il precedente leader Boyle e il suo entourage furono condannati all'ergastolo nel 1974 come mandanti dell’uccisione di Yablowski, di sua moglie e sua figlia. La magistratura invalidò anche gli scrutinii e nuove elezioni imposero nel 1972 Arnold Miller come espressione del rinnovamento. Il bellissimo documentario del 1976 Harlan County, USA di Barbara Kopple, girato in 3 anni di rischiosa attività della troupe nella contea mineraria del Kentucky, definita Bloody (sanguinosa) Harlan per lo storico utilizzo delle armi contro gli organizzatori sindacali, fu commissionato appunto da Miners for Democracy. Nel 1972 tre appartenenti a questo caucus riuscirono per la prima volta ad essere eletti nella dirigenza UMWA. Un tentativo di ripresa democratica del glorioso sindacato dei minatori infrantosi presto. Sia perché il neo-presidente Miller disperse le speranze di cambiamento sciogliendo le frazioni organizzate che l’avevano sostenuto e firmò i contratti del 1977-78 in continuità con le concessioni precedenti ai padroni (e si vide recapitare più di 30.000 firme su una petizione per la sua destituzione). Sia per la chiusura di molte miniere a favore di scavi di superficie, devastanti per la natura ed anche per l'occupazione, che diventò sempre più non sindacalizzata. Una delle ultime vittorie UAWA fu nel 1989 lo sciopero alla Pittston Coal Company, organizzato da Richard Trumka. Il quale divenne poi, fino alla sua morte nel 2021, segretario della federazione AFL-CIO (a cui UMW è affiliata), che raggruppa oggi 60 sindacati con più di 12 milioni di iscritti.

En passant, questa federazione ha oggi, per la prima volta, segno di un cambiamento storico di un sindacato statunitense nato a fine '800 escludendo donne e neri, un Vice presidente nero e una Presidente donna, Liv Shuler, già segretaria degli Electrical Workers, tradizionale Sindacato progressista.

Se è vero che cambiamenti di leadership maturati su iniziative e speranze di base sono poi spesso naufragati (ma questo non è solamente un problema odierno e/o sindacale e/o degli Stati Uniti), può essere un buon auspicio che recenti grandi vertenze che hanno avuto rilevanza nazionale, come in California gli scioperi di 6 settimane di 40.000 lavoratori universitari organizzati dalla UAW e quello dei 30.000 lavoratori della scuola non docenti che hanno bloccato per 3 giorni le scuole dello Stato che hanno mezzo milione di alunni, abbiano visto un, spesso non automatico in altri tempi, appoggio di altri sindacati: gli insegnanti hanno scioperato assieme ai non docenti. Altrettanto positivo vedere assieme a Chicago nel giugno scorso, nell'iniziativa pubblica con 4.000 presenze organizzata della rivista Labor Notes (un punto di raccolta del sindacalismo militante USA), organizzatori sindacali con esperienze assi diverse. Come il neo-presidente dei Teamsters, il leader del sindacato ALU di Amazon, una delle fondatrici del sindacato Starbucks Workers United, la presidente dei Chicago Teachers Union (promotore in città di importanti scioperi degli insegnanti) e un esponente del caucus Auto Workers/Unite All Workers for Democracy (che ha vinto oggi le elezioni in UAW). Assieme per la rinascita dei diritti dei lavoratori statunitensi e per il loro fondamentale ruolo democratico e unitario in una Nazione trasversalmente divisa e segnata dalle povertà e  dov'è radicata una destra nemica dei diritti individuali e collettivi.

Concludendo, si potrebbero usare le parole di Bernie Sanders nell'incontro di Labor Notes: "E' un momento epocale della storia americana, Il nostro lavoro è di unire le persone attorno ad un'agenda che dice che la faremo finita coi livelli oltraggiosi della ricchezza ingorda delle corporazioni, del fatto che il sistema economico e politico va alla grande se sei uno dei miliardari che finanziano entrambi i due partiti politici, i quali, pur essendo l'1%, possiedono quanto ha il 92% meno ricco della popolazione statunitense".

Fonti:

Massimo Franchi, «Fca ha corrotto Uaw», 30 milioni di multa, Il Manifesto, 20.8.2021

Felice Mometti, Perché i lavoratori non vogliono il sindacato al magazzino Amazon di Bessemer?, Sconnessioni precarie

Ryan Grim, How it happened: Eight years of militant rank-and-file organizing built the railroad fight, People's World, 21.12.2022

Press Associates, Angry Locomotive Engineers oust union president, People's World, 21.12.2022

Steve Early, What Today's Union Reformers Can Learn from Miners for Democracy, Labor Notes, 6.1.2023

Colette Perold and Eric Dirnbach, Union from The Start (You Don’t Have to Wait), Labor Notes, 30.1.2023

Mark Gruenberg, Riding wave of reform and renewal, Shawn Fain wins UAW presidency, People's world, 20.3.2023

https://labornotes.org/blogs/2022/06/videos-2022-labor-notes-conference

https://uawd.org/ (https://www.facebook.com/UAWmembersunited/videos/172151812346596/)

https://bmwepower.com/

Immagine di copertinaUniversity of California Irvine graduate students picketing at the Engineering Department on November 29, 2022. [Photo: WSWS]