Grève générale: un milione di manifestanti in Francia e scontri nelle principali città

Due mediattivisti di Globalproject.info stanno seguendo le mobilitazioni parigine

5 / 12 / 2019

È partito già in nottata lo "sciopero generalizzato senza termine", in cui stanno convergendo tutte le realtà francesi in lotta. Nelle settimane precedenti sono circolati centinaia di appelli che individuavano in questa giornata e nel prossimo week-end un momento di precipitazione del conflitto sociale contro il governo Macron e l’establishment economico e politico transalpino. Lo sciopero generale è stato convocato contro la riforma del sistema pensionistico, ma si è immediatamente allargato ad altri comparti e settori sociali.  

Già ieri sera si respirava già la tensione di una mobilitazione che mira a colpire duramente il sistema dei trasporti in Francia. Le notizie anticipavano la paralisi, in particolare nella capitale francese: 234 voli aerei cancellati; metro, treni e bus fermi; negozi chiusi per la mancanza di approvvigionamenti per tutto il fine settimana. In risposta, si è messo in atto un tentativo di "uberizzazione" attraverso il trasporto privato per sopperire al blocco totale che lo sciopero sta provocando. Da parte degli organi di stampa e della prefettura da giorni è in atto una campagna di terrorismo mediatico per disincentivare la partecipazione.

In nottata sono partiti i primi blocchi stradali, nelle principali aree commerciali, nei magazzini e davanti ad altri luoghi produttivi; sanzionati in diverse città anche numerosi mezzi "uber".Bloccate diverse raffinerie del Paese, a sottolineare il legame sempre più stretto tra giustizia sociale e climatica che si è affermato nei movimenti francesi.

In mattinata sono partite grosse manifestazioni in alcuni grandi centri, in particolare a Marsiglia, Lione e Nantes, dove si iniziavano a registrano violenti scontri già intorno alle 11.

Per fronteggiare il conflitto di piazza ci sono stati più di 1000 arresti preventivi e sono stati schierati 30 mila poliziotti in tutto il Paese.

A Parigi il concentramento era previsto alle 14,30, ma già in tarda mattinata erano decine di migliaia le persone che si sono iniziate a riversare in Gare de l'Est. Intorno alle 14, molti manifestanti erano già arrivati spontaneamente a Place de la Republique, visto che il luogo di partenza non riusciva a contenere il gran numero di persone. Nel frattempo la polizia si schierava in ogni angolo di Gare de l'Est e sulle vie laterali di tutto il percorso del corteo.

Poco dopo le 14,30 sono iniziati i primi scontri a Châtelet e in alcune vie laterali del percorso. La polizia è immediatamente entrata nel corteo, spezzandolo in due e cercando di isolare il Cortège de Tête giunto a Place de la Republique.

Arrivano le prime cifre sui numeri: si parla di oltre un milione di persone in piazza in tutto il Paese e più di centomila a Parigi.

Nutrita presenza del corteo da parte dei gilets noirs, che due giorni fa hanno occupato l'Opéra, in segno di protesta contro le politiche del governo francese in materia di immigrazione e documenti di soggiorno.

Dopo oltre un'ora la polizia apre un varco in Place de Republique e il corteo si è rimesso in marcia verso Place de la Nation in maniera compatta. Qui ci sono altri scontri tra i manifestanti di testa e le forze dell'ordine.

Nel tragitto da Republique a Nation sono partiti i primi sanzionamenti a banche, agenzie interinali, McDonald's e altre filiali di multinazionali. La polizia ha iniziato in più punti un fitto lancio di lacrimogeni, che non fa desistere i manifestanti.

Moltissimi i manifestanti feriti: tra questi c'è il noto giornalista Gaspard Glanz, colpito da una granata lanciata dalla polizia. Ad annunciarlo è la testata Taranis News sui propri canali social.