Il 27 maggio sera, alle 22.00 di un anno fa, la polizia faceva irruzione nel Parco Gezi sgomberando con violenza brutale le tende dei manifestanti e manganellando chi era lı' a contestare pacificamente il nuovo piano urbanistico previsto per piazza Taksim e Gezi Park.
Comunicato Taksim Solidarity
WE’RE OUT THERE IN THE STREETS, IN THE SQUARES!
Il 27 maggio 2013 l'incessante attacco ai nostri spazi di vita – specialmente a Taksim Square e Gezi Park – da parte di un governo che ignora tutti gli standard etici, tecnici e legali per imporre i propri progetti, si è trasformato in una violenza illegittima. La richiesta portata avanti da Taksim Solidaritydi una “città vivibibile e di percorsi di urbanizzazione giusti”si è incontrata con la richiesta di milioni di cittadini di avere libertà e democrazia. Tutto questo ha esteso le nostre battaglie ad ogni angolo del paese il 31 maggio 2013, dando a questo una dimensione universale.
Alimentata dalla intelligenza creativa dei giovani, dall'abbraccio delle loro madri, dalla forza dei lavoratori, dalla voce vibrante delle donne e dal forte grido LGBT, la resistenza di gezy ha lasciato un segno permanente e degno nella storia sociale, urbana e democratica del nostro paese.
Nonostante ciò il governo, impaurito da questa resistenza e solidarietà esemplare, ci criminalizza come “Geziciler”; e attraverso politiche che incoraggiano la violenza della polizia coperta da ingiustizie e impunità, mantiene il paese polarizzato per nascondere la propria corruzione, la propria mano omicida e la propria criminalità.
Fino ad oggi tutte le piazze, i parchi, i quartieri e le città sono sotto assedio: hanno cercato di impedire che portassimo il lutto per i minatori morti a Soma, che manifestassimo il 1 maggio, che fossimo nelle strade l'8 marzo, fino a impedire i funerali dei nostri giovani uccisi dalle violenze della polizia.
Ma si dovrebbe ben sapere che nonostante queste sporche politiche di violenza ed ingiustizia, che sono un segno della disperazione e codardia di quelli che sono al potere, in tutta la nostra dignità con tutti i nostri valori e colori che ci rendono quel che siamo, con la nostra determinazione, volontà e creatività ovunque c'è vita, noi siamo là e siamo nelle strade.
Per ricordare al mondo che non abbiamo abbandonato le nostre rivendicazioni e vittorie, come Taksim Solidarity saremo nelle strade a Taksim!
Milioni di noi,con tutti differenti linguaggi, voci e colori, saremo insieme nelle strade!
Saremo là con i nostri “pochi alberi”, con i nostri desideri, le nostre idee, la nostra volontà di vivere delle vite con dignità, con le nostre speranze, la nostra resistenza, saremo daperttutto fuori nelle strade, nelle piazze.
Siamo in quelle strade che ci volete vietare per paura che ci ribelliamo contro i vostri massacri e la vostra corruzione. Perchè avete paura che noi reclamiano le nostre città, i nostri valori comuni e la natura e gli spazi che avete saccheggiato.
Noi, lavoratori, disoccupati, precari, migranti, studenti, la gente che voi ignorate .. saremo nelle strade, nelle piazze!
Non vogliamo stare in silenzio, non vi obbediamo. Rifiutiamo ogni giorno con più forza di lavorare in fabbriche, miniere, cantieri,palazzi insicuri e senza tutele. Non abbiamo fiducia nei vostri media truccati. Non abbiamo fiducia in tribunali che voi usate per punirci.
Saremo ovunque, saremo nelle strade, saremo nelle piazze.
Ci saremo con quello che produciamo nelle case, fabbriche, giardini, forum dei nostri quartieri. Ci saremo con i nostri colori. Ci saremo con tutto quello che produciamo contro quello che voi distruggete, con la nostra giustizia.
Saremo ovunque, saremo nelle strade,saremo nelle piazze.
Noi, ETHEM, ALİ İSMAİL, MEHMET AYVALITAŞ, MEDENİ, HASAN FERİT, AHMET, ABDULLAH, MEHMET İSTİF, FADİME ANA, BERKİN ELVAN, UĞUR KURT, AYHAN YILMAZ e tutte le vite distrutte a Soma, noi saremo fuori e nelle strade.
Da Wall Street a Sintagma, da Puerta Del Sol a Taksim, noi saremo fuori e nelle nostre strade.
Il 31 maggio, saremo nelle strade, nelle piazze!
Saremo nelle piazze a Ankara, İzmir, Antakya, Eskişehir, Bursa, Adana, Mersin, Diyarbakır.
In ogni angolo del paese noi saremo nelle strade!
Per liberare le nostre piazze, i parchi, le strade, gli spazi di vita e per liberare le nostre vite, noi saremo fuori nelle strade!
Taksim Solidarity