Il grande sciopero generale del 5 dicembre non si è fermato. La Francia è entrata in una situazione di sciopero “illimitato”, che è stato indetto formalmente almeno fino a lunedì 10 dicembre e che vedrà una nuova chiamata di piazza martedì 11. Tutti i settori sociali sono mobilitati in questi giorni, trainati da quello dei trasporti, che ha visto picchi di partecipazione giovedì scorso superiori al 90%.
La situazione politica e sociale sembra giunta in un momento di precipitazione e lo stesso governo sta prendendo tempo perché in chiara difficoltà nel delineare un piano strategico, in particolare sulla riforma del sistema pensionistico, diventata uno dei cavalli di battaglia di Emmauel Macron. Grandi protagonisti di queste giornate sono i gilets jaunes, che nel corso di un ann hanno reinventato le lotte sociali e le forme dello sciopero, atti dopo atti. Bloccando gli snodi del traffico grazie ai ronds pointe e il cuore delle grandi città al grido di «Macron demission».
Per questa ragione l’Atto 56 del 7 dicembre si è dato come obiettivo quello di rafforzare l'offensiva diffusa contro Macron e il suo uso anti-democratico del potere.
A Parigi, la manifestazione è partita da Bercy intorno alle 11:30 ed ha attraversato alcuni punti caldo dello sciopero dei trasporti, come la stazione di Austerlitz.
#GiletsJaunes lo sciopero generale diventa “illimitato”. Partito da #bercy il corteo parigino dell’ #acte56. Il percorso è di ben 14 km e raggiungerá Porte De Versaille. Nel pomeriggio è previsto il blocco dell’area commerciale di Les Halles pic.twitter.com/xMcNx7V0yK
— globalproject.info (@global_project) 7 dicembre 2019
Il corteo è passato anche davanti al carcere nel quale sono detenuti diversi attivisti e attiviste arrestati nel corso di quest'anno. In massa hanno salutato i "prigionieri" e chiesto la loro liberazione: «tout le monde deteste la prison!». Ai lati del corteo stanno girando i famigerati poliziotti della BAC, veri e propri criminali al soldo di Macron, tra le cui fila ci sono numerosi esponenti di estrema destra.
Momenti di tensione di sono stati a Montparnasse, quando la polizia ha schierato alcuni mezzi blindati per impedire ai manifestanti di proseguire: qui ci sono stati alcuni fronteggiamenti e un fitto lancio di lacrimogeni. Poco dopo mezz’ora è stato aperto un varco e il corteo ha proseguito in maniera compatta fino a Porte de Versailles, un luogo storico di concentrazione di ricchezza e potere.
#GiletsJaunes #parigi #greve7decembre la polizia sbarra la strada al “blocco giallo” all’altezza di Gare de Montparnasse. Ci sono stati i primi fronteggiamenti e lanci di numerosi lacrimogeni contro i manifestanti #MacronDemission pic.twitter.com/W70fk0kiOz
— globalproject.info (@global_project) 7 dicembre 2019
Da qui in avanti i manifestanti hanno continuato la marcia in forma non autorizzata, con l’obiettivo dichiarato di raggiungere il centro commerciale di Les Halles, uno dei più grandi d’Europa e simbolo di consumismo, sfruttamento e circolazione di denaro.
#GiletsJaunes #Acte56 centinaia di persone stanno bloccando il centro commerciale di #leshalles, uno dei più grandi d’Europa #MacronDemission pic.twitter.com/htHqQGBnlI
— globalproject.info (@global_project) 7 dicembre 2019
Al primo tentativo di occupazione, la polizia ha evacuato un'ala del centro commerciale, chiudendo diversi esercizi. Dopo il secondo tentativo i manifestanti sono stati caricati violentemente, con il lancio di decine di granate.
Manifestazioni in oltre cento città della Francia. Particolarmente tesa la situazione a Montpellier, dove è stato bloccato il centro commerciale Polygone e la polizia ha risposto in maniera molto violenta.
Après un premier gazage devant la Préfecture, le cortège s'est dirigé vers le centre commercial Polygone dont une vitre a été brisée. La manifestation continue dans le quartier Antigone avec au moins 1200 participants#Acte56 #GiletsJaunes pic.twitter.com/ySRw4FjkX3
— Montpellier Poing Info (@lepoinginfo) 7 dicembre 2019