FRANCIA - "Les Intermittents" in scena, festival e spettacoli annullati.

Dopo la stagione di lotta, il blocco di rassegne di musica, danza e teatro e degli appuntamenti compromette la programmazione degli appuntamenti culturali in tutto il paese.

24 / 6 / 2014

La lotta paga. Ministri, della Cultura e dell'Interno, promettono, pregano, invitano i lavoratori dello spettacolo e con loro il mondo del precariato e dei contrattuali stagionali oppure a giornata nei settori della cultura e dello spettacolo, e del turismo, ad accettare l' accordo professionale Unedic, patteggiato il 22 marzo. Che è un vero patto "di responsabilità" con il diavolo sotto il segno del rigore europeo.

Intanto gli intermittenti continuano e intensificano la mobilitazione in tutta la Francia.

Avignone sta aspettando il 4 luglio, l'inizio del Festival di Teatro, il  più importante appuntamento teatrale europeo contando le ore. I direttori delle compagnie si interrogano, albergatori, ristoratori e commercianti tentano di capire che aria tira e se ancora una volta, come nel 2003, la prestigiosa scena di Avignone sarà bloccata dallo sciopero come sta accadendo un po' dappertutto da un mese. Anche il pubblico si muove incerto con prevendite e prenotazioni.

Il sindacato CGT ha lanciato un appello allo sciopero di massa per la 68esima 'ouverture' con due anteprime, "Principe di Amburgo" di H.von Kleist diretto da G. Barberio Corsetti nella Corte dei Papi e, "Colpo fatale" di Alain Platel. Scongiura il direttore del Festival, Olivier Py, si appella alla fiducia del pubblico e dice di temere l'"ebrezza del kaos". Mestiere duro il suo!

Ma gli attori delle lotte, sia dell'In che dell'Off di Avignone,  non ascoltano la ministra della Cultura e della Comunicazione, Filippetti. Venerdi scorso il collettivo dei lavoratori del festival è entrato in sciopero e insieme agli intermittenti si sono 'immobilizzati', ciascuno con un nastro adesivo e la propria professione o mansione scritta sopra.

Un grande "Precari, uniamoci" sventolava sul Palazzo dei Papi.

Lunedi 23, è prevista una grande assemblea a cui sono invitati tutti gli avignonesi, il pubblico e i collettivi e i lavoratori del festival  per discutere sulle azioni e sullo sciopero. Mentre l'inaugurazione del Festival di Danza di Montpellier è stata annullata, la mobilitazione a Montpellier non si è mai interrotta dal 3 giugno, primo giorno del Printemps des Comediens.

l "dialogo" è il mantra, la "cultura" è parola vuota, svuotata perché troppo piena, concetto abusato da chi dice di tutelarla mentre opera alla demolizione del sistema di garanzie dei lavoratori precari nonché dei professionisti dello spettacolo. Se l'accordo sarà controfirmato dal governo, il lavoro intermittente non avrà più alcuna forma minima e dignitosa di protezione sociale. Questa è la cultura  per Hollande, dei suoi ministri e del sindacato dei padroni, Medef.

Comunicato della Coordination des Intermittents et des Précaires - Mesdames et Messieurs, directrices et directeurs de festivals

http://www.cip-idf.org/article.php3?id_article=7208