Francia - Chi ha paura delle lotte ambientali?

L'autoritarismo del ministro degli interni e la repressione violenta contro i movimenti che lottano per la difesa dei beni comuni stanno degradando la situazione politica del governo francese che deve ospitare il Summit mondiale sul Clima nel 2015.

1 / 11 / 2014

 Verità e giustizia chiedono i compagni di lotta, la famiglia, molti parlamentari. Dopo la morte di Rémi Fraisse ci sono voluti quasi tre giorni per avere informazioni e una nota di compassione da parte del governo Hollande.  Ma non può essere la sola risposta perché l'uccisione di un militante ambientalista a Sivens da parte delle forze dell'ordine è un dramma annunciato. La responsabilità è tutta politica perché è stato mandato avanti un progetto contestato e oggetto di ricorso giudiziario con probabile esito positivo. In assenza di un dialogo per discutere della diga e poter dimostrare la sua incompatibilità dal punto di vista ambientale, economico e sociale, il megalomane progetto viene imposto come a Notre-Dame-des-Landes o alla "Ferme des milles vaches", e altrove, Istanbul, in Brasile. Il governo ha quindi scelto la "fermezza" marziale, i blocchi e la guerra al moltiplicarsi dei presidi, le espulsioni brutali, e ha cercato il morto. 

Uno studente di 21 anni, non armato, che riceve nella schiena una granata militare esplosiva. Singolo errore? Altri militanti si erano interrati a metà per impedire agli automezzi industriali usati nel cantiere di avanzare e spaccare il terreno, i gendarmi hanno crudelmente tirato addosso i lacrimogeni. Scontri notturni, provocazioni e violenze della polizia, tensioni continue tra autorità e movimenti da gennaio. Sul "fronte" della ZAD, zone à défendre, ci sono gli occupanti dell'area destinata al cantiere, accampati e attaccati con le granate esplosive all'interno di tende e roulotte, molti dei quali sono gravemente feriti. 

Questa settimana, 9 militanti della Confédération paysanne sono stati condannati con multe e anni di carcere dopo aver bloccato la costruzione di una cascina industriale di allevamento bovino per difendere un'idea di agricoltura sana, a scala ridotta che permetta ai piccoli agricoltori di restare a lavorare nelle loro terre. 

In ogni tipo di mobilitazione, che riguardi il lavoro o le pensioni, le lotte in Palestina o una manifestazione per i diritti civili, oppure ambientalista, una potente e dispendiosa forza di dissuasione viene messa in campo per dissuadere i manifestanti ed evitare il contagio delle lotte. Il collettivo delle organizzazioni, associazioni e soggetti che si oppongono al progetto della diga di Sivens dicono che "lo spiegamento massiccio di plotoni armati di lacrimogeni, flashball, granate di tre tipi, tra cui quelle esplosive a frammentazione, dimostra la deliberata intenzione a schiacciare ogni forma di resistenza".

Il rapporto degli esperti molto critico sul progetto della diga dichiara che "il Consiglio regionale può mettere fine alla convenzione in qualsiasi momento per motivi di interesse generale con un preavviso di sei mesi". Il cantiere adesso è sospeso per ordine del Ministero dell'ecologia in attesa di fissare una riunione per risolvere la crisi provocata dall'inutile e nocivo progetto ma il governo teme che le lotte ambientaliste, capaci di far convergere decine di migliaia di persone siano sintomo e annuncio di un'esplosione sociale imminente.

Sivens - Gestione dell'ordine pubblico nella ZAD