EZLN e CNI, vamos por todo

30 / 5 / 2017

Dal 26 al 28 maggio presso il CIDECI – Universidad de la Tierra di San Cristobal de las Casas si è tenuta l’assemblea plenaria dei delegati del CNI per eleggere la portavoce del Concejo Indigena de Gobierno e candidata alle elezioni presidenziali messicane del 2018.

All’appuntamento dell’assemblea costitutiva del Concejo Indigena de Gobierno hanno partecipato 693 delegati, 67 consiglieri, 230 delegati dell’EZLN e 492 invitati, tra i quali i rappresentanti della nazione Apache del Dakota, i popoli maya Mam y q’anjob’al del Guatemala, il giornalista Luis Hernandez Navarro, il professore Don Pablo Gonzalez Casanova e alcuni genitori dei 43 ragazzi desaparecidos di Ayotzinapa.

In questi tre giorni, l’assemblea ha assunto i sette principi di governo degli zapatisti: servire e non servirsi, costruire e non distruggere, rappresentare e non soppiantare, convincere e non vincere, obbedire e non comandare, scendere e non salire, proporre e non imporre.  

Tra i vari interventi il Profe Filo della regione mixteca ha fatto riferimento ad Andres Manuel Lopez Obrador, candidato del movimento Morena alle elezioni del 2018: “Amlo non inganna nessuno, il suo progetto si inserisce nel contesto occidentale. Lo dice molto chiaramente quando chiede alle imprese minerarie di non inquinare tanto e che paghino un pochino di più. Lo dice quando si unisce a questi criminali, per questo non inganna nessuno”. AMLO è il candidato della sinistra istituzionale e, per molti analisti il probabile vincitore della contesa elettorale.

L’assemblea ha poi nominato i 71 membri del Concejo Indigena de Gobierno e la sua portavoce in María de Jesús, ‘Marichuy’ Patricio Martinez del popolo Náhuatl di Tuxpan, nello stato di Jalisco, tra i fondatori del CNI ed esperta di medicina tradizionale. La nomina è stata formalizzata durante una conferenza stampa successiva all'assemblea, in cui María de Jesús ha dichiarato: “La nostra lotta è per la vita. Questo passo che stiamo facendo è difficile ma necessario. Dobbiamo farlo se vogliamo esistere come popolo, ma allarghiamo l’invito a tutta la società civile organizzata e non organizzata a unirsi a questa lotta per la vita”. La portavoce sarà la candidata indipendente del CNI e los de abajo alle elezioni presidenziali del 2018.

vamospor

Tra gli interventi conclusivi da menzionare, c’è ancora quello del Profe Filo: “Non stiamo guardando in alto, stiamo guardando in basso. Siamo stati in molti posti e abbiamo parlato con molta gente. Vediamo che in alto c’è il caos, la morte, la distruzione e le bugie dei loro mezzi di comunicazione. Quello che abbiamo visto dal basso è paura, ma qualcosa sta succedendo, qualcosa si sta muovendo. È stato allora che abbiamo accettato la proposta perché abbiamo visto che c’è la possibilità di ricostruire un nuovo paese, abbiamo visto che si vede l’orizzonte”.

vamos_por

Gli zapatisti dal canto loro e per voce del Subcomandante Insurgente Moisés hanno detto che non voteranno ma ovviamente appoggeranno e costruiranno assieme al CNI il percorso che porterà alle elezioni.

Un percorso che non si preannuncia per nulla facile dato che ora dovranno essere raccolte 850 mila firme in 17 stati per poter presentare ufficialmente la candidatura. Ma, come ha ribadito più volte il Subcomandante Galeano questa è una candidatura anomala, che non va in cerca di voti ma di organizzazione. Vamos por todo, perché questa è l'unica via percorribile per uscire dalla notte lunga 500 anni.

Ecco QUI il video della conferenza stampa

*** È attivista del Centro Sociale Rivolta di Marghera e dell’associazione Ya Basta! Êdî bese! con cui ha organizzato numerose carovane in Messico e collaborato alla realizzazione di progetti di solidarietà con le comunità indigene zapatiste, tra i quali il progetto El Estadio del Bae, Agua Para Todos e Que corra la voz. Saltuariamente racconta su Sportallarovescia il doping nel ciclismo. Nel tempo sottratto alla libertà dal capitalismo, fa l’educatore a ragazzi con disabilità. Quando può cammina domandando per il mondo...