Ecuador, otra mitad del Mundo

Presenz/attiva dell'Associazione Ya Basta! in Ecuador per incontrare i movimenti e le comunità rurali che lottano per la difesa del territorio e dei beni comuni.

Utente: biorebel
22 / 8 / 2009

Diario di bordo

6 - 20 agosto 2009

Da pochi giorni è cominciato il viaggio dei carovanieri di Ya Basta! nella otra mitad del Mundo, per attraversare le esperienze ed i percorsi di resistenza che animano l'Ecuador.

Dopo aver incontrato i movimenti sociali e le organizzazioni ambientaliste della capitale ecuadoriana la carovana è partita su quattro ruote motrici alla volta dell'Oriente amazzonico.

Solcando i paesaggi del Paramo andino ad oltre 4 mila metri d'altitudine, abbiamo fatto tappa nella Comuna di Mariposa, situata nella fascia pedemontana tropicale e popolata dalle comunità indigene Kichwua.

Tale area è infatti una delle zone del bosco umido tropicale con più alta biodiversità nonché ricca di risorse energetiche non rinnovabili.

La Comuna di Mariposa è da circa un paio d'anni sottoposta ad uno sfruttamento intensivo e a grande scala di minerali come l'oro, il rame e l'argento. Come se non bastasse, è situata all'interno del blocco petrolifero n. 20 dato in concessione alla compagnia canadense Ivanhoe.

Il blocco 20, come stabilito dalle prospezioni petrolifere degli anni 80 è ricco di giacimenti di petrolio extra pesado, ossia greggio pesante. Una qualità di petrolio che, per le sue specifiche caratteristiche chimico-fisiche, comporta difficoltà di estrazione e di processamento, e pertanto non è facilmente sfruttabile.

Dal 2007 la multinazionale canadense Ivanhoe, nota a livello mondiale per l'utilizzo di tecnologie speciali nell'estrazione e nel processamento di greggio pesante, ha acquisito i diritti di esplorazione e produzione nella provincia del Napo, senza alcuna consulta previa con le comunità locali.

La messa in produzione del greggio extra pesado richiede tecnologie speciali e, per le ingenti quantità di reflui industriali prodotti, provoca gravi impatti ambientali e sociali.

Senza alcun tipo di regolamentazione, né consulta previa né studi di impatto ambientale, la multinazionale canadense con la complicità della compagnia statale Petroproduccion ha cominciato ad operare nel campo Pungarayacu  violando i diritti ed il territorio delle comunità indigene Kichwua.

Attraverso una audio-intervista ce ne parla Fabricio Guaman, attivista dell'associazione la Casa dell'Arbol.

Oltre alla devastazione ambientale provocata dallo sfruttamento di risorse non rinnovabili quali petrolio e minerali, le comunità Kichwua sono state recentemente violate da atti di biopirateria compiuti dalle grandi industrie farmaceutiche.

Le conoscenze indigene, patrimonio collettivo e condiviso, abbinate alle notevoli risorse biogenetiche presente nella foresta tropicale costituiscono infatti per le compagnie farmaceutiche un semilavorato industriale da mettere a produzione tramite brevetti e l'applicazione delle leggi neoliberali sulla proprietà intellettuale.

E' così che moltissime specie vegetali impiegate dalle comunità indigene nella medicina tradizionale diventano, grazie all'aiuto di antropologi, chimici e farmacisti sguinzagliati nelle bioprospezioni dall'impero della Big Pharma, prodotti farmaceuti immessi nel mercato globale.

Nell'Amazzonia ecuadoriana sono molti i casi di biopirateria:

il chinino diventato farmaco antimalarico; il curaro usato in chirurgia come anestetico; la sangre de drago saccheggiata dalla Shaman Pharmeceutical; il barbasco venduto alla Glaxo.

Il caso piu' recente è quello dell'ayuhausca, pianta "magica" usata dai curanderos per i riti cerimoniali indigeni, sottratta e brevettata nel 1998  dalla International Medicine Corporation ed utilizzata come farmaco sperimentale nel trattamento delle psicosi.

Ce lo ha raccontato in una videointervista Nelson Ramon, rappresentante della Comuna di Mariposa, affermando che Loren Miller, bucaniere della corporation farmaceutica americana, è arrivato in amicizia nelle comunità elargendo regali e buoni intenzioni.

Dopo aver raccolto le informazioni botaniche e mediche sull'ayahuasca, è rientrato negli U.S.A. ed ha re-inventato, brevettandola, la stessa specie dalle proprietà farmacologiche eccezionali.

Da allora è diventato amministratore delegato della International Medicine Corporation.

Dopo questa esperienza Nelson Ramon afferma senza mezzi termini, davanti alla telecamera, che le comunità Kichwa non si assumono la responsabilità di ciò che potrebbe capitare a questo losco personaggio nei territori indigeni dell'Ecuador e dell'intera Cuenca Amazonica.

Dopo questa tappa nella Comuna di Mariposa proseguiamo il nostro viaggio verso la città de El Coca, avamposto storico dell'industria petrolifera nel cuore dell'Amazzonia ecuadoriana.

Leggi anche:

Dalle Ande all’Amazzonia tra biopirati e petroleros di Riccardo Bottazzo

di Riccardo Bottazzo

Playlist

Foto Ecuador - Otra Mitad del Mundo