"Açucar do Brasil" - Zucchero, diritti e libertà

In Italia con Associazione Ya Basta a sostegno del MST

10 / 12 / 2009

 

Il Progetto "Açucar do Brasil" si propone di distribuire lo Zucchero Mascavo prodotto dalla Cooperativa COPAVI dello Stato del Paranà (Brasile) del Movimento dos Trabalhadores Rurais Sem Terra.

Lo zucchero è prodotto nell’Assentamento Santa Maria (Paranacity,PA) con tecniche agroecologiche, preservando e recuperando un terreno distrutto dalle monocoltivazioni.

La Cooperativa COPAVI del MST utilizza un sistema di produzione che combina il rispetto della natura con quello dell’essere umano: una filosofia di vita che ha come principio un’etica ecologica e la giustizia sociale nelle relazioni di lavoro.

- L’esperienza della Cooperativa COPAVI ( leggi )

Intraprendendo insieme questo progetto, oltre a contribuire allo sviluppo e autonomia delle Cooperative del Movimento Sem Terra, portiamo oltreoceano la loro lotta e quotidiana resistenza alle dinamiche imposte dalle multinazionali e dal mercato internazionale.

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Zucchero, diritti e libertà

Il Brasile è l’ottava economia del mondo, anche se è conosciuto per le sue contraddizioni: circa il 40% dei brasiliani vive al di sotto la soglia di povertà.

In questi ultimi anni il Governo, nonostante i contributi elargiti all’economia familiare generati dal programma di distribuzione di reddito “Fome Zero.Sete Zero”, non è riuscito ad assicurare vantaggi e sviluppo alle popolazioni rurali e alle famiglie a maggior rischio di esclusione sociale, il cui tenore di vita è tra i più bassi del mondo.

Uno dei problemi fondamentali rimane l’ iniqua distribuzione della terra che favorisce la grande proprietà terriera a danno dei piccoli produttori. In Brasile, la terra non è un semplice diritto di proprietà privata, ma è soprattutto strumento di potere e spazio di sfruttamento delle risorse umane e naturali per trarne il massimo del profitto. L’ 80% della terra coltivabile è nelle mani del 2-3 % della popolazione: concentrazione della terra significa anche concentrazione della ricchezza.

Questo forte divario tra ricchi e poveri si riflette negativamente anche sulla sicurezza nel paese e la mancanza di una riforma agraria è la radice di gran parte dei problemi per la popolazione brasiliana in generale.

Il Brasile è un paese estremamente ricco di risorse umane e naturali su cui si concentrano le attenzioni di grandi multinazionali straniere che stanno, oggi più che mai, riproponendo l’antico modello di produzione agricola delle monocoltivazioni e l’uso di OGM e pesticidi tossici, senza tenere in considerazione le possibili conseguenze sull’ambiente e sulle popolazioni locali che si vedono negate le possibilità di coltivare alimenti di base per il fabbisogno interno del paese e che vengono sfruttate all’interno della catena di produzione agricola rivolta all’economia mondiale.

Un piano ben strutturato di Riforma Agraria nel Paese, che preveda la redistribuzione delle terre (perlomeno di quelle incolte), incentivi al cooperativismo e alla formazione e assistenza tecnica nelle aree rurali di sviluppo, la concessione dei fondi del Credito Agricolo, contribuirebbe sicuramente a modificare favorevolmente gli indicatori sociali di tutto il paese, oltre a contribuire allo sviluppo economico nazionale.

La lotta per la Riforma Agraria portata avanti dai movimenti sociali rurali e urbani, in particolare dal Movimento dos Trabalhadores Rurais Sem Terra (MST) che riunisce milioni di famiglie di 26 differenti stati brasiliani, include traguardi di estrema importanza e priorità per lo sviluppo del paese, poichè supera i semplici obiettivi di accesso alla terra, inserendosi in un panorama più ampio di conquista di tutti quei diritti di cittadinanza (casa, salute, educazione, lavoro, parità sessuale e razziale,…) ancora oggi negati a milioni di brasiliani nelle campagne come nelle città.

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