#DirenKobane - 3° giorno di sollevazione popolare

"Subito un corridoio per Kobane" 23 morti fra i manifestanti, esercito in strada e coprifuoco. Erdogan inasprisce lo scontro

9 / 10 / 2014

- Articolo in aggiornamento -

8 ottobre - Un altro giorno e un'altra notte di duri scontri in molte città della Turchia quelli appena trascorsi. La richiesta che arriva dalle piazze imponenti e dalle strade bloccate dalle barricate è la stessa: rompere l'isolamento di Kobane e consentire l'apertura di un canale umanitario e militare in supporto alla città di Kobane. 

Migliaia di manifestanti si sono fronteggiati ininterrottamente nel nord Kurdistan con le forze di sicurezza turche e con l'esercito ora stabilmente in strada; in tutte le province curde è stato esteso il coprifuoco per una durata totale di due giorni.

Gli attivisti sono costretti a difendersi anche da bande pro-Isis come quelle islamo-fascista anti-Pkk degli Hizbullah (in questa foto ritratti a Van in strada con la polizia turca). 

Vicino alla prigione di Diyarbakir e in altre località nelle province curde sono state occupate caserme di polizia e presidi militari da parte dei manifestanti.

Il numero dei morti dell'ondata di rivolta in tutto il paese è salito a 23. Le manifestazioni in solidarietà con Kobane sono proseguite anche ad Ankara, Istanbul e nelle principali città del paese. Nella capitale sono scesi in piazza anche gli avvocati che hanno occupato il tribunale per poi raggiungere la sede dell'Akp a Mecidiyeköy. 

 Le forze dell'ordine hanno continuato a sparare sulla folla e si segnalano episodi di linciaggio da parte di bande di militanti AKP e MHP in un quartiere periferico di Istanbul.

Suruc - Dal confine di #Kobane, questa è la situazione dal racconto degli attivisti di Fraksiyon che riassumono cosi' la situazione:

"Folle imponenti di persone che accolgono ogni morto e ferito cantando slogan. E' difficile descrivere l'aria che si respira. Suruç, la citta' confinante con #Kobane dal lato turco, e' invasa da una quantita' enorme di persone scappate da Kobane. Negozi, moschee, tendopoli - la gente si ammassa ovunque. L'allarme igienico e' ormai gravissimo, i servizi locali al momento non sono sufficienti per gestire l'emergenza. All'ospedale di Suruç si continua a lavorare in condizioni estreme per curare sia quei pochi feriti di Kobane ai quali viene permesso il passaggio di confine, sia i manifestanti attaccati dall'esercito turco. Lo sforzo compiuto da dottori, infermieri e volontari e' incredibile. 

Nonostante la situazione, la gente continua a organizzarsi e resistere unita con la propria presenza lungo il confine, fronteggiando i bombardamenti (Kobane e' soltanto a poche decine di metri) e i lacrimogeni e i carri armati della polizia senza paura. Oggi in tutta Suruç le serrande sono abbassate. Soltanto i forni sono rimasti operativi. Il BDP sta cercando in tutti modi di evitare che gli scontri si propaghino dentro Suruç (che gia' e' ben oltre il limite della sovrappopolazione) e le ambulanze si ritrovano quindi a muoversi tramite barricate."

Violate le barriere di separazione al confine in diversi punti, nei giorni scorsi anche attivisti anarchici del Daf avevano formato una catena umana e abbattuto le reti permettendo il passaggio alla popolazione civile in fuga da Kobane. Durante gli scontri alcuni posti di guardia sono stati occupati dai manifestanti curdi che hanno issato le bandiere YPG sulle torrette di controllo.

#KobaneİcinSokağa - Questi gli aggiornamenti da UikiOnlus:

In Turchia è Serhildan!: manifestanti uccisi, feriti gravi e arresti….

La gente è scesa in strada in tutto il Kurdistan settentrionale e in Turchia per proteste contro le bande di ISIS che stanno attaccando Kobanê, città del Kurdistan occidentale, Rojava, con il governo dell’AKP della Turchia che le sostiene. Brutali attacchi della polizia in tutto il paese hanno lasciato anche una serie di feriti, tra cui molti in condizioni critiche.

MUŞ : La polizia ha usato proiettili veri contro la gente nel distretto di Varto di Muş, uccidendo il 25enne Hakan Buksur con un colpo alla testa durante una manifestazione in via Cumhuriyet.

AMED: Ad Amed la polizia ha attaccato i manifestanti in collaborazione con gruppi pro-hezbollah. Mahmut Enez (55) del distretto di Derik di Mardin, ferito gravemente al collo quando un gruppo di fascisti ha aperto il fuoco sulla folla nel distretto di Sur ha perso la vita mentre veniva trasferito in ospedale in ambulanza. Componenti di gruppi pro-hezbollah hanno attaccato i manifestanti nella zona di Nisan del distretto di Bağlar. Il 19enne Süleyman Kaya che è stato gravemente ferito in un attacco armato è stato trasportato all’ospedale Selahaddin Eyyubi State, ma non è sopravvissuto.

SİİRT: Due persone sono state uccise dopo che il sindaco di Kurtalan, Nevzat Karatay, i suoi famigliari e i guardani del villaggio hanno aperto il fuoco sui manifestanti che protestavano contro gli attacchi delle bande di ISIS nel distretto di Kurtalan di Siirt. Y.Ç. (17) e Mehdi Erdoğan (35) hanno perso a vita all’ospedale di Siirt dove erano stati ricoverati.

MARDİN: Nel distretto di Kızıltepe di Mardin dove è stato proclamato il coprifuoco a fronte delle crescenti proteste in solidarietà con la resistenza Kobanê, il 22enne Kerem Karaaslan è stato ucciso con colpi di arma da fuoco in una manifestazione sulla strada verso il villaggio di Qûbikê che i manifestanti avevano bloccato. Il fuoco è stato aperto dall’interno di una macchina di cui non è stato possibile identificare la targa.

La polizia ha anche collaborato con componenti del partito Hüda-Par nel distretto di Dargeçit dove due giovani che si erano uniti a una manifestazione per Kobanê, Bilal Gezer e Sinan Toprak, sono stati uccisi dal fuoco aperto dal presidente della sezione locale di HÜDA-PAR e dai suoi due figli.

BATMAN: Il manifestante 22enne Emrah Demir è stato ucciso e molti altri sono stati feriti a Batman dopo che dagli uffici provinciali del partito Hür Dava sono partiti spari sulla folla di manifestanti scesi nella via Diyarbakır per protestare a sostegno di Kobanê.

VAN: Hamdi Caner (55) è stato ferito da una pallottola nel torace quando si univa a una manifestazione di massa in solidarietà con la resistenza di Kobanê. L’uomo è stato trasferito all’ospedale di Van dove ha perso la vita.

ISTANBUL: Il governatore di Istanbul ha riferito in una dichiarazione sulle proteste oggi a sostegno di Kobanê in tutta la città, che 98 manifestanti sono stati arrestati nei distretti di Arnavutköy, Ataşehir, Bağcılar, Başakşehir, Beyoğlu, Esenler, Esenyurt, Eyüp, Gaziosmanpaşa, Kadıköy, Kağıthane, Küçükçekmece, Maltepe, Sultanbeyli, Sultangazi, Sancaktepe, Ümraniye e Zeytinburnu. La dichiarazione osserva che un numero totale di 30 persone, tra cui 8 funzionari di polizia, sono rimasti ferite nei violenti scontri nelle suddette province.

Gallery

Kurdish uprising (Amed News Agency) / 2

Kobane Solidarity, 7ott (Nar photos)

Kobane Solidarity, 8ott - Amed (Nar photos)

Il coprifuoco e l'intervento dell'esercito

Presidi insorti kurdi