Nello stato del Morelos, in Messico, in difesa delle risorse naturali i popoli originari che da 9 mila anni vivono in quelle terre, lottano contro il governo e le multinazionali che vogliono accaparrarsi le terre e i corsi d’acqua distruggendo il territorio.
Dal Morelos la loro lotta è approdata nel mese di giugno in Italia grazie all'Associazione Yaku, attraverso la presenza di Saul Roque, capo Spirituale Nauhati di Xoxocotla, paese natale di Zapata, Fernanda Robinson, fotografa brasiliana, studiosa di culture indigene mesoamericane, produttrice esecutiva del film, Francesco Taboada Tabone, regista messicano del film documentario
"13 puebos en defensa del agua, el aire y la tierra".
A Trento in una serata di incontro, proposta dall'Associazione Yaku e supportata dall'Associazione Ya Basta, gli ospiti messicani hanno raccontato la loro storia.
Don Saul Roque spiega che è fondamentale non solo difendere le
risorse naturali che ancestralmente appartengono agli indigeni che le difendono
e ne hanno cura, ma anche impedire che vengano privatizzate.
Inizialmente "13 pueblos" hanno cominciato a lottare, adesso sono 64
e nonostante la repressione continuano a resistere.
Fernanda Robinson nel suo intervento racconta che l’obiettivo del
video-documentario è stato quello di creare uno strumento per aprire le porte
al mondo a questa lotta, che in Messico viene censurata, ma che nonostante
questo raggiunge sempre più persone interessate a conoscere la loro realtà e a
vedere il video.
Continua poi spiegando come è stata modificata la legge sugli ejidos, le terre
che inizialmente erano comunitarie, ma con alcuni cambi alla costituzione sono
diventate private ed è stato possibile venderle, e questo ha danneggiato
fortemente gli indigeni che vivevano e coltivavano quelle terre.
Cita anche il levantamiento zapatista del 1994 e conclude dicendo che, come si
può vedere nel documentario, per le lotte e le resistenze il Messico è sul
punto di esplodere.
Francisco Taboada Tabone interviene ricordando che quando lo
stato reprime violentemente la società civile, tutti abbiamo la responsabilità
di difendere la popolazione e disconoscere lo stato.
Termina spiegando che è necessario fare qualcosa per rompere la cortina imposta
dall’informazione pilotata per informare realmente su quanto accade.
La delegazione messicana sarà a Padova allo Sherwood Festival domenica 21 giugno nella serata "Questa terra è la nostra terra"