Dal 12 al 16 ottobre Minga Global - Mobilitazione Globale in difesa della Madre Terra

11 / 10 / 2010

Mobilitazione Globale in Difesa della Madre Terra e dei Popoli, contro la mercificazione della vita (alimenti, acqua, biodiversità, beni naturali); contro la contaminazione e il saccheggio ( con le miniere, gli idrocarburi, le centrali idroelettriche, il disboscamento, l'allevamento intensivo, gli agrocombustibili, gli OGM); il consumismo e la criminalizzazione delle lotte sociali; per il riconoscimento del debito ecologico e la costruzione del Tribunale Internazionale della Giustizia Climatica.

Crisi climatica: un fenomeno che avanza

In difesa della Vita e dei Diritti dei Popoli

Per il riconoscimento del Debito Ecologico e della Giustizia Climatica

Per la ricostruzione del Buen Vivir

Convocazione

Siamo i figli della Madre Terra perchè apparteniamo ad essa. Ma il neoliberalismo brutale la tratta come un deposito di risorse, depredandola, saccheggiandola e aggravando sempre più la peggior crisi climatica della storia, che sta portando al limite dell'estinzione di ogni forma di vita. In nome dello sviluppo, i paesi ricchi e le loro multinazionali, responsabili della crisi climatica, si abbarbicano al capitalismo, nato dall'invasione del nostro continente, la cui crisi colpisce tutti e mette in pericolo la vita. Per fare questo attaccano i diritti umani e collettivi, riconosciuti dagli organismi internazionali, gli Stati nazionali criminalizzano i movimenti sociali e militarizzano i territori per rendere più facile il saccheggio dei beni naturali.

La Pachamama per cercare di sanarsi dal riscaldamento globale genera fenomeni climatici e cerca un nuovo equilibrio, che non è tollerato da molte vite. Se non cambiamo rotta, l'aumento della temperatura globale arriverà in pochi anni a 2 gradi in più e i cataclismi saranno incontrollabili. Sarà la maggior ecatombe socioambientale climatica della storia umana.

I governi chiudono gli occhi di fronte ai molteplici segnali di allarme: sparizione dei ghiacciai e della biodiversità, inquinamento delle acque, uragani, inondazioni e disordini climatici, continuando a emettere norme legali destinate a facilitare le attività che provocano inquinamento e riscaldamento globale.

I paesi potenti creano false soluzioni che aggravano la crisi e attaccano i diritti.

Tra queste iniziative hanno creato i meccanismi come la Riduzione di Emissioni per la Deforestazione e la Degradazione, REDD e REDD+REDDPlus, attraverso i quali i paesi sviluppati, per adempiere agli impegni di riduzione delle emissioni, ricorrono al mercato del carbonio, che ci porta ad una nuova privatizzazione e mercificazione della natura, cercando di creare il “diritto del carbonio”, violando la sovranità dei nostri boschi e attaccando i diritti dei popoli indigeni.

La Madre Terra si trasformerà e si salverà: il suo scopo è salvare la vita. Questo ci obbliga a prendere misure urgenti.

Come figli della Madre Terra, i popoli indigeni, per migliaia di anni hanno costruito una civilizzazione in equilibrio ed armonia tra uomini e Madre Natura. Per questo abbiamo saputo conservare la biodiversità e far crescere alimenti essenziali per l'umanità, in società senza sfruttamento. Oggi offriamo i nostri valori, le nostre pratiche e i nostri saperi per salvare il pianeta. Offriamo all'umanità i nostri saperi, principi e pratiche ancestrali del Buen Vivir. Però sono ben altri dal pensiero occidentale, che in molti casi prende le decisioni.

Per questo:

Convochiamo la Terza Minga/Mobilitazione Globale in Difesa della Madre Terra e dei Popoli.

Il 12 ottobre in ogni luogo del pianeta, quelli che vogliono salvare la vita faremo sentire la nostra voce contro l'aggressione capitalista che si esprime con il saccheggio e la mercificazione della vita.

Perchè sappiamo che un altro mondo non solo è urgente, ma anche possibile. Già lo stiamo costruendo.

Convocano:

Coordinadora Andina de Organizaciones Indígenas (CAOI) / Coordinadora de las Organizaciones Indígenas de la Cuenca Amazónica (COICA) / Consejo Indígena de Centro América (CICA) / Grito de los Excluidos / Alianza Social Continental y otras organizaciones y movimientos sociales del mundo

Obbiettivi:

• Lottare per il primato della vita, per la pace con la terra, il Diritto Primario, i beni naturali e la spiritualità con la Pachamama, i diritti collettivi, le leggi naturali, l’acqua per le generazioni future.

• Sensibilizzare la società sulla necessità di convivere con la natura, in armonia e in equilibrio con essa.  Nessuna privatizzazione della natura con il mercato del carbonio.

• Allertare del pericolo imminente di una catastrofe ambientale che minaccia il pianeta e individuare i responsabili: il capitalismo globale, le multinazionali e gli Stati complici.

• Dimostrare che è possibile affrontare questo cambiamento partendo dalle proposte e dalle pratiche dei popoli, in armonia e reciprocità con Madre Natura: con il Buon Vivere, gli Stati Plurinazionali e un modello di integrazione che parte dall’equità, reciprocità e complementarietà.

• Denunciare il capitalismo neoliberale e i governi complici che criminalizzano la protesta sociale per imporre il saccheggio e la depredazione di Madre Natura

• Esigere l’amnistia per tutti i dirigenti indigeni, gli attivisti sociali e ambientali pocessati per aver difeso i diritti dei Popoli e della Madre Natura.

• Aprire un dibattito sulla crisi della civilizzazione capitalista, con la proposta dei popoli indigeni per contrastare la catastrofe ambientale.

•. Nessuna persecuzione dei migranti: nessuno è un migrante nel continente Abya Yala, si otros fueron a otro lado, fueron tras los bienes naturales que se llevaron.

Attività a livello mondiale

• Manifestazioni delle più diverse organizzazioni dei movimenti indigeni e sociali, con alternative per contrastare la  globale catastrofe climatica e ambientale.

• Proposte concrete per la Convenzione sui cambiamenti climatici, Convenzione sulla diversità biologica, ONU, Commissione Iteramericana per i Diritti Umani e organizzazioni analoghe in altri continenti.

• Mobilitazioni in tutto il mondo (comunità urbane e rurali) a partire dalle domande specifiche locali, nazionali che abbiano gli stessi obiettivi della Minga Globale.

• Sit-in davanti ai locali dell’Onu, e davanti alle aziende multinazionali estrattive che si occupano di idrocarburi, miniere, legno, acqua, di agrocombustibili e OGM.

• Forum di discussione e giornate culturali e politiche sulla difesa della Madre Terra e dei popoli contro la mercantilizzazione della vita, contaminazione e criminalizzazione sociale.

• Realizzazione del Tribunale della Giustizia Climatica per giudicare i delitti ambientali.

•Assemblee per articolare le strategie  verso COP 16 (Cancun, Messico, novembre-dicembre 2010).  

Con el Ruego de su Difusión
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