Da Cancun - AntiCAP - AntiCOP

Utente: biorebel
7 / 12 / 2010

La giornata al Campamento de La Via Campesina si apre con un panel sui vari movimenti internazionali che nel mondo si mobilitano contro le devastazioni ambientali, accompagnato da una grande accoglienza alla numerosa delegazione boliviana appena arrivata. Tra i vari interventi anche quelli della delegazione di RIGAS: Giuseppe De Marzo e Marco Palma del Presidio No dal Molin di Vicenza.

La giornata continua con l' organizzazione da parte dell' assemblea Anticap-cop, di un un corteo/azione per le vie di Cancun con l'obiettivo di raggiungere la Procura Federale di Protezione Ambientale (PFPA) e smascherare le ipocrisie di difesa dell'ambiente sostenute dallo Stato messicano.

Alle 17 si sono radunate circa un centinaio di attivisti messicani legati all'Otra Campagna ma anche a realtà giovanili urbane di Città del Messico, gruppi indigeno-campesinos che fanno riferimento a Via Campesina, giovani del Movimento de Liberacion Nacional,ed altre organizzazioni internazionali.

Il gruppo sin dall' inizio  si è contraddistinto dalle altre mobilitazioni promosse in questi giorni, in creatività: visi mascherati, grandi bandiere colorate senza nessun riferimento ad organizzazioni, caratterizzando l'azione, come dicono loro, per indipendenza ed per autonomia, tamburi e strumenti improvvisati per strada. 

Il corteo ha così attraversato le strade della città per comunicare direttamente agli abitanti la necessità di cambiare il sistema, invece che cambiare il clima, e di cambiare il modello di sviluppo, di produzione e di consumo.

Decisi a sanzionare simbolicamente le grandi imprese multinazionali, per colpire gli emblemi della produzione globalizzata e del consumo  sfrenato e incosciente, la "Brigata Grafica", si arma di bombelette colorate, stencil e manifesti contro il McDonald, Burgher King, BlockBuster, Oxxo, Sanborns e Pemex. 

Una squadra di artisti di professione, artigiani in manifestazione, che danno il loro contributo attivo alle iniziative creative mettendo a disposizione le proprie competenze.

Un intervento ricorda il secondo anniversario della morte dello studente greco Alexis, ucciso a Exarchia dalla polizia.

La manifestazione arriva fino allo Spazio messicano del Dialogo Climatico per attraversarlo e raccogliere altre persone proponendosi come ponte fra le due realtà che più hanno animato le iniziative indipendenti dal COP16 di Cancun in questi giorni.

Veri e propri blocchi stradali con i quali mettere in crisi la mobilità cittadina per permettere al corteo di raggiungere l' obiettivo finale. Ad aspettare i manifestanti, però, c' era una schiera di poliziotti compatti e numerosi.

Di fronte allo schieramento militare, sono state gettate buste piene di escrementi.

Al ritorno dell' azione, i luoghi sanzionati erano già stati ripuliti e per protesta gli ultimi sacchi sono stati lanciati direttamente dentro i Mc Donald e Burger King incontrati per strada.

A cura Associazione Ya Basta Italia

Cancun: Intervento No Dal Molin