piccoli segnali ci indicano che la società cubana sta cambiando come pure il regime

Cuba: eppur si muove

Fidel appare al conresso e Raul annuncia il suo ritiro nel 2018!

27 / 2 / 2013

I cubani hanno diritto di viaggiare all'estero. Dalla mezzanotte di lunedì 14 gennaio. È entrata in vigore la storica riforma della legge sull'immigrazione, varata dal presidente Raul Castro. La riforma autorizza i cubani sopra i 18 anni a recarsi all'estero, purché forniti di un passaporto in regola.

Fino a ora, i cubani che volevano uscire dal Paese dovevano chiedere al governo una autorizzazione e presentare una lettera di invito dall'estero. I cittadini potevano restare fuori da Cuba non più di 11 mesi, altrimenti venivano dichiarati espatriati definitivi, senza possibilità di ritorno, e si vedevano confiscare i beni.

Tra i primi a beneficiarne è stata la dissidente antigovernativa cubana e blogger Yoani Sanchez, che ha ottenuto il proprio passaporto il 30 gennaio 2013, dopo che per anni lo Stato gli aveva negato questo diritto e aveva respinto una ventina di sue richieste. Per il rilascio dei documenti rimangono diversi tipi di restrizioni, che riguardano certe professioni, ragioni di sicurezza nazionale e coloro che hanno in corso procedimenti penali.

Ma ci sono altre notizie interessanti che ci giungono da Cuba che sono connesse tra loro. Vediamole.

Il 24 febbraio si è aperta «l'ottava legislatura del parlamento, il quale sceglierà il presidente e gli altri membri del 'Consejo de Estado'», cioè il governo di Cuba, composto da presidente (che sovrintende il Consiglio dei ministri), un primo vice presidente, cinque vice presidenti, un segretario e altri 23 membri. I 612 parlamentari sono stati eletti nelle elezioni generali dello scorso 3 febbraio. In teoria, insomma, a loro è destinato il compito di scegliere «il capo dello Stato e del governo del Paese».. Per la prima volta in vent'anni il parlamento è chiamato invece ad eleggere un nuovo presidente dell'Assemblea, visto che il sempiterno Ricardo Alarcon non è candidato.

Un’ovazione ha salutato il vecchio Fidel che ha voluto presenziare all'apertura dei lavori dell'assemblea legislativa de L'Avana. Fidel è tornato a mostrarsi in parlamento accanto al fratello Raul che l'ha sostituito alla guida del regime comunista cubano. Anche questa volta è data per scontata la conferma di Raul Castro per altri cinque anni. Anche se lo stesso Raul ha più volte lasciato intendere la possibilità di un ricambio. Occhi puntati dunque sui nomi nuovi, in attesa di una svolta che arriverà solo nel 2018

Dopo l’elezione, Raul Castro annunciò una lunga serie di riforme di cui il paese aveva bisogno, anche se la maggior parte non sono state poi completate né avviate, soprattutto per quanto riguarda il ruolo, nell’economia cubana, delle società private, il cambio obbligatorio nelle cariche politiche dopo 10 anni. Castro aveva annunciato in tutto circa 300 progetti piccoli e grandi di riforma, oltre alla volontà del governo di combattere la corruzione e di avviare un dialogo con la Chiesa cattolica.

Qualcosa, comunque, è cambiato rispetto al passato.

Il numero delle piccole imprese – soprattutto nel settore dei servizi, della ristorazione – è cresciuto da 160mila a 400mila tra il 2010 e il 2012, anche se le imprese continuano a essere tassate pesantemente, in modo da limitarne la crescita.

Raúl Castro che è stato eletto il 24 febbraio 2008 e poco dopo, il 1 aprile 2008, ha permesso ai cittadini cubani di poter acquistare un computer (ma senza accesso a Internet) e di introdurre nel paese DVD provenienti dall’estero. Inoltre, un decreto-legge del Consiglio di Stato del 2009 ha permesso ai cittadini cubani, pur con alcune limitazioni, di avere regolarmente più lavori, e ha aumentato i salari degli insegnanti.

Qualche novità è stata introdotta anche in tema di diritti umani e diritti civili: dal 31 marzo 2008, per esempio, i cittadini cubani possono frequentare gli hotel di lusso per i turisti, sono state autorizzate le operazioni chirurgiche gratuite del cambio del sesso ed è stata introdotta la moratoria per la pena di morte. Con un decreto pubblicato nel settembre 2009 sulla Gazzetta Ufficiale, si è inoltre permesso ai cittadini cubani di entrare negli Internet point, per accedere liberamente a Internet. Uno degli ultimi provvedimenti introdotti in materia di diritti civili è stata –come abbiamo già ricordato - l’entrata in vigore, il 14 gennaio 2013, delle norme che permettono ai cittadini cubani di andare all’estero soltanto con passaporto e visto del paese in cui si vuole andare, per un periodo massimo di 24 mesi.