Brasile (Rio Grande do Sul) - Occupazione di una fazenda di mais transgenico

26 / 11 / 2014

Due mila giovani occupano la Fazenda della senatrice Katia Abreu, che il nuovo governo di Dilma vuole come nuovo Ministro dell'Agricoltura 

Sabato mattina (22 novembre 2014), circa 2.000 giovani hanno occupato la fattoria Pompilho, 2.000 ettari di coltivazione di mais transgenico, ai lati della strada BR 158, che collega la città di Palmeira das Missões alla regione occidentale di Santa Catarina.

Lo scopo dell'occupazione, secondo i partecipanti, è stato quello di denunciare "il modello dell'agrobusiness, ampiamente sostenuta dal gruppo di deputati che fanno riferimento all'agrobusiness (bancada ruralista), e che ha il senatore Katia Abreu (presidente della Confederazione Nationale dell'agricoltura) come riferimento politico."

La senatrice del PMDB (Partito del Movimento Democratico Brasiliano) è appena stata invitata dalla presidente Dilma Rousseff per prendere il comando del ministero dell'Agricoltura. Nonostante la nomina sia già attesa da qualche settimana, come parte dei negoziati per garantire lo spazio del partito nel nuovo governo, vari settori della società si dicono sconvolti dalla possibilità che il governo PT la inserisca in un ministero di Stato.

Il giornalista Leandro Fortes, per esempio, ha detto di non vedere "sotto l'aspetto razionale ed emotivo, una spiegazione minimamente plausibile per offendere i milioni di lavoratori rurali che da sempre sono perseguitati, usurpati e massacrati da persone come la senatrice. E' semplicemente incredibile che questo stia accadendo."

Per i movimenti di Via Campesina (articolazione che aggiunge vari movimenti del campo) l'agrobusiness avvelena la terra e contamina la produzione di alimenti e l'acqua della popolazione brasiliana. Il veleno è sulle tavole dei brasiliani. Il consumo di alimenti geneticamente modificati provocano molte malattie come il cancro, depressione, malattie della pelle, contaminazione del latte materno, etc. E' anche uno dei grandi responsabili dell'espulsione violenta dei contadini, indigeni e popolazioni autoctone dalle aree rurali per garantire le loro piantagioni su larga scala per l'esportazione.

“Le imprese straniere hanno preso il controllo del territorio brasiliano associandosi con i latifondi improduttivi, appropriandosi di terre che dovrebbero essere utilizzate per la riforma agraria. Non producono cibo per il popolo brasiliano, deterionano l'ambiente con l'uso di monocoltura, come la soia, eucalipto, canna da zucchero, mais e l'allevamento intensivo ", dice Raul Amorim del MST.

Il Brasile è il più grande consumatore di pesticidi del mondo dal 2009. Più di un miliardo di litri di veleni sono state buttati nelle colture, secondo i dati ufficiali . Pertanto, l'occupazione della Azienda Pompilho ha carattere denuncia, ma anche di proporre un nuovo modello di agricoltura.

"Proponiamo una agricoltura che si basa su agro-ecologia, la produzione di alimenti sani, dove la natura e gli esseri umani siano rispettati e valorizzati." Spiega Catiane Cinelli, della direzione Nazionale del Movimento delle Donne Contadine.

L'azione è iniziata alle 4 del mattino, risvegliarndo con un ritmo di samba i partecipanti del 14° Campeggio dei Giovani dell'America Latina della CLOC-Via Campesina, per camminare verso l'autostrada. In precedenza questo incontro, che riunisce attivisti provenienti da 18 paesi, si è svolto sempre in Argentina, quest'anno per la prima volta in Brasile.

Articolo originale sul sito: http://ninja.oximity.com

Vedi la notizia sul sito del Movimento Sem Terra

Traduzione a cura di pontiniaecologia.blogspot.it

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Foto Brasile (Rio Grande do Sul) - Occupazione di una fazenda di mais transgenico