Brasile - Elezioni si va al ballottaggio

4 / 10 / 2010

Dilma Rousseff (PT) e Josè Serra (PSDB) al ballottaggio Marina Silva (PV) conquista il 20% dei voti

Il Brasile dovrà aspettare il 31 ottobre per la scelta definitiva del proprio Presidente. Con il 46,91% dei voti, Dilma Rousseff non è riuscita a diventare la prima donna Presidente del Brasile al primo turno elettorale. Al secondo posto il socialdemocratico Josè Serra che è riuscito ad avere il 32,61% dei voti.

“Siamo pronti a fare un buon lavoro in questo secondo turno, siamo certi di poter avere un importante dialogo con i cittadini, con i movimenti sociali e con tutti i rappresentanti della società civile" è stata la dichiarazione di Dilma.

Superiore ad ogni aspettativa invece il risultato ottenuto da Marina Silva: “Stiamo vincendo più che perdendo, perché siamo al primo posto di una nuova politica che si inaugura in Brasile” ha dichiarato la candidata alla presidenza per il Partito Verde, contenta del 20% raggiunto. Proprio questo successo sta alla base del fallimento di Dilma al primo turno.

Resta ora l’interrogativo sulla scelta che effettuerà Marina per il secondo turno. L’unica speranza di vittoria per Serra sarebbe infatti l’alleanza con la leader Verde. Per il momento, Marina non si è schierata apertamente a favore di nessun candidato e si presume che rimarrà in posizione di neutralità.

Nelle elezioni ha pesato negli ultimi giorni il tema dell'aborto che ha dimostrato l'ìmportanza dell'elettorato cattolico ed ancor più protestante. In parte i commentatori vedono nel voto a Marina il peso dell'appoggio del mondo protestantead una candidata che si è presentata "in nome della vita" e che non ha nascosto la sua formazione protestante.

Da questa prima tornata elettorale emerge anche l'importanza di battaglie ambientali come quella sull'Amazzonia. Il grande consenso avuto da Marina si intreccia con la difesa dell'Amazzonia dalle coltivazioni estensive e con i grandi temi della Riforma Agraria e della difesa indigena.

Se si sommano i voti raccolti dalle due candidate donne, si vede anche quanto ampia sia la sconfitta della destra. Due casi sono emblematici: quello dell'Amazzonia in cui se si sommano i voti di Marina e Dilma si arriva al 90% e il caso di San Paolo (situazione urbana) dove pur avendo vinto Serra, la somma dei voti alle altre due candidate è maggiore.

Grande protagonista delle elezioni ovviamente è rimasto Lula, pronto a ricandidarsi tra 4 anni e pronto a rivestire il ruolo di "ambasciatore" internazionale del Brasile, come potenza globale.

In generale da questa prima tornata elettorale esce l'mmagine di un paese che riconferma la politica di questi ultimi anni con l'aggiunta di una forte spinta ambientale e di difesa delle risorse. Temi questi che non potranno essere messi in secondo piano nello sviluppo del Brasile.

Per quanto riguarda le elezioni nei singoli stati, in Mato Grosso, Mato Grosso do Sul, Cearà, Sergipe, Pernambuco, Amazonas e Bahia sono stati riconfermati gli attuali Governatori. Al ballottaggio andranno invece gli Stati di Paraiba, Goias, Roraima e il Distretto Federale

RASSEGNA STAMPA

* La vincitrice morale delle elezioni in Brasile è Marina Silva da Limes