Il governo accusa il Nobel per la Pace

Birmania - Non c’è limite alle provocazioni contro San Suu Kyi

Il regime usa subdole menzogne per continuare a reprimere

22 / 5 / 2009

Il regime militare birmano arriva ad insinuare che la stessa San Suu Kyi abbia organizzato l'intrusione nella sua casa dello statunitense, John William Yettaw e i generali birmani hanno la faccia tosta di dire che lo avrebbe fatto perché l’americano era il suo amante.
"La cosa piu' probabile e' che siano elementi antigovernativi interni ed esterni ad aver pianificato l'incidente per aumentare la pressione internazionale Su Myanmar", ha detto il ministro degli Esteri birmano, Nyan Win, in una conversazione telefonica al suo omologo giapponese, Hirofumi Nakasone, secondo il quotidiano controllato dal potere, "La Nuova Luce di Myanmar". Ma il console generale di Nyanmar ad Hong Kong si e' spinto oltre, postando una lettera su internet suggerendo che l'americano possa essere "un agente segreto o il suo fidanzato", il tutto scritto in grassetto e sottolineato.

Ieri, nella quarta e ultima udienza prevista per la settimana nel processo alla leader dell'opposizione birmana, e' stato presentato al processo contro Yettaw un video registrato nella casa di Suu Kyi, in cui lui stesso dice che la proprietaria gli ha negato il permesso. "E' nervosa, e si vede", dice lo stesso Yettaw durante la registrazione, secondo quanto ha successivamente raccontato uno degli avvocati di Aung San Suu Kyi, Nyan Win. Durante il suo processo, lo statunitense ha anche detto di essersi introdotto nella casa della dissidente birmana perche' aveva avuto una premonizione, che Aung San Suu Kyi sarebbe stata "assassinata": "Sono venuto per mettere in guardia le autorita' dal pericolo". La difesa insiste invece nel sostenere che lei gli abbia permesso di trascorrere la notte nell'abitazione per compassione, perche' sembrava molto stanco dopo la nuotata nel lago Inya e la colpa dell'intrusione e' delle autorita', che avevano in carica la sua sicurezza.

Ricordiamo che dopo l’”intrusione è avvenuta il 3 maggio scorso quandoWilliam Yethaw, cittadino americano mormone, ha raggiunto a nuoto la casa in cui il Premio Nobel per la pace è costretta agli arresti domiciliari attraversando il lago Inya.
Il 14 maggio la giunta militare ha arrestato e processato Aung San Suu Kyi per violazione degli arresti domiciliari.
Il termine dei domiciliari e la liberazione dell'attivista birmana dall'ultimo arresto sarebbero scaduti il 21 maggio. Secondo buona parte della stampa internazionale e la stessa Lega nazionale per la democrazia, l'impresa di Yethaw è stato il pretesto usato dalla giunta militare per mettere fuori gioco Aung San Suu Kyi prima di sottoporre il popolo birmano alla votazione di un referendum per l'approvazione di un testo costituzionale che, di fatto, sancisce la continuazione del potere dei militari sotto forme civili, escludendo del tutto la Lega nazionale per la democrazia.

Ancora una volta si mostra il volto brutale del Regime Birmano e al di là delle formali prese di posizione internazionali niente di reale viene concretizzato per appoggiare un processo democratico nel paese … sono troppo forti gli interessi economici e geopolitici che sorreggono l’esistenza di questa vera e propria dittatura.