Migliaia di persone si stanno recando alle urne fin dalle prime ore del mattino per esprimere il proprio voto circa l'indipendenza della Catalogna. A causa della guerra aperta fatta a colpi di legge e polizia che il governo Rajoy ha lanciato al territorio catalano, i comitati di autodifesa di quartiere hanno organizzato occupazioni dei luoghi preposti a seggi elettorali fin dal venerdì sera.
I Mossos d'Esquadra e la Policía Nacional stanno notificando da tutta la notte ai vari seggi l'ordine di sgombero senza per adesso procedere con l'uso della forza. Questa rinuncia è dettata indubbiamente dalla presenza di centinaia di persone occupanti i collegi elettorali.
Anche
nelle zone più periferiche la mobilitazione popolare ha fatto sì che
rimanessero aperti i seggi. In alcune occasioni la polizia è intervenuta per
portare a termine l'ordine di Rajoy. A Artesia de Lleida la Policía Nacional ha
provato ad entrare in un collegio ma è stata respinta dai corpi dei cittadini
posti a proteggerne l'entrata. A Santa Juliá de Ramis la polizia ha disperso
con una carica i cittadini. A Jaime Balbes ha spostato violentemente i
cittadini dall'entrata dei seggi elettorali.
Per tutto il giorno l'indicazione dei comitati di difesa è fare presenza fissa
nei quartieri. La presenza delle forze dell'ordine e delle squadracce fasciste
arrivate dal resto di Spagna - in occasione della marcia spagnolista condita di
saluti romani e di canzoni della 'cara al sol' di ieri - sono motivo di allerta
costante.
Nel frattempo, durante la mattinata, alcuni dei collegi elettorali di Barcellona (Eixample, Raval e la Barceloneta) si stanno trasformando in scenario delle violenze della polizia nazionale sotto il comando del governo di Mariano Rajoy. Agenti in assetto antisommossa hanno caricato, prelevato e ferito i cittadini che vogliono esercitare il loro diritto di voto e veder rispettate le garanzie di una democrazia. La polizia è riuscita ad entrare in alcuni locali e a sgomberarli, distruggendo il materiale elettorale. A Ramón Llull la polizia ha usato proiettili di gomma sulle persone.
La
sindaca di Barcellona Ada Colau ha definito codardo Rajoy. A fronte
dell'autoritarismo repressivo dello Stato, centinaia di migliaia di catalani
sono attivi dalle prime ore del mattino per praticare dal basso la democrazia negata proprio dalle istituzioni. Il 73% dei seggi elettorali è
infatti regolarmente aperto e sta accogliendo i cittadini per far esprimere il
loro voto.
La prova di forza del governo centrale acuisce una situazione che nell'ultimo
mese si è progressivamente aggravata a causa della sordità di un Presidente
rispetto ai desideri di parte della cittadinanza. Un'ulteriore dimostrazione
del fatto che i tanto decantati valori della civiltà europea non fanno più
parte della cultura dei governanti da molto tempo.
Nonostante le azioni repressive da parte del governo spagnolo, i cittadini catalani stanno continuando ad affluire alle urne, restando nei seggi elettorali per non lasciare isolati i punti di voto continuamente minacciati da interventi della polizia e trasformandoli di fatto in luoghi di socialità. L'indicazione da parte delle organizzazioni legate al referendum è di rimanere nei seggi anche per garantire il conteggio delle schede, fortemente compromesso dall'occupazione del centro informatico della Generalitat per mano della polizia nazionale.
Nel frattempo, la Federazione Catalana di Calcio ha annunciato che annullerà tutte le partite previste per oggi. Solo il Barça giocherà ma a porte chiuse. In altri seggi, in particolare a Lleida, Ramón Llull e a L'Hospitalet, l'intervento delle forze dell'ordine è stato particolarmente violento e ha portato al sequestro delle urne. Nel quartiere Sant Antoni di Barcellona è stato smantellato un collegio con violente cariche in tarda mattinata. Una ragazza ha denunciato su Twitter la violenza della polizia nei suoi confronti: ha dovuto subire botte, trascinamento a terra e le sono state rotte le dita una a una con il manganello. Il numero delle persone rimaste ferite è di quasi 500; tra questa una risulta grave a causa dell'impatto con un proiettile di gomma.
In serata sono previste manifestazioni e appelli per diverse città di Spagna.