Appello di Lampedusa in Hamburg

Verso la manifestazione del 31 Gennaio 2015

13 / 1 / 2015

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Diritto alla città - non ci interessano i documenti

Siamo persone che vivono ad Amburgo. Siamo rifugiati che lottano quotidianamente nei campi sovraffollati e isolati, siamo fratelli che lottano contro il loro spostamento dai quartieri di lusso e siamo gli attivisti che si riprendono il loro diritto alla città. Siamo profughi organizzati del gruppo "Lampedusa in Hamburg". Siamo sindacalisti consenzienti del fatto che, come salariati, possiamo solo essere forti se ci uniamo con i salariati che lavorano nelle condizioni più precarie. Siamo studenti che non possono tollerare che l'istruzione di qualità sia accessibile solo per i ricchi. Siamo persone che non possono accettare che i diritti umani inalienabili non si applichino ai nostri vicini. Stiamo lottando per la solidarietà ad Amburgo e ovunque. Prendendoci cura l'uno dell'altro diventeremo più forti unendo le nostre lotte. Sappiamo che in questa città c'è abbastanza spazio per tutti tranne che per quelle persone che cercano di portare via i nostri diritti e di arricchirsi a nostre spese.

Il 15 febbraio ci sono le elezioni ad Amburgo e fino a quel momento ci sarà un Senato guidato dal SPD, il quale è convinto di aver gestito il problema nel migliore dei modi: non siamo d'accordo e lo accusiamo di maltrattare i profughi, di conseguenza faremo sentire la nostra voce e metteremo tanta pressione su di esso così da far cambiare la loro politica.

"Da un anno e mezzo il gruppo" Lampedusa in Hamburg " ha fatto parte di questa città. Lavoriamo qui, viviamo qui e siamo organizzati. La nostra lotta per il nostro diritto di rimanere è supportata da migliaia di persone ad Amburgo ma il Senato ci ignora. "

"Siamo rifugiati provenienti da paesi di tutto il mondo. Siamo fuggiti da guerre combattute con armi tedesche, dalla fame e da condizioni di povertà evitabili. Viviamo in container e tende, traumatizzati dalla nostra fuga, viviamo molto vicini l'uno all'altro, senza privacy e privi di un adeguato trattamento medico o semplicemente un luogo per cucinare. Molte persone di Amburgo ci aiutano per quanto possono, ma il Senato sembra essere sorpreso dal nostro arrivo e finge di fare tutto il possibile, sebbene abbia ottenuto tutte le risorse per migliorare la nostra condizione. Siamo arrabbiati e ogni giorno sempre più persone protestano contro questo trattamento."

Lavoriamo insieme - lottiamo insieme

In questa città noi che possediamo passaporti tedeschi collaboriamo con persone per le quali è molto difficile, se non impossibile, ottenere un permesso di lavoro. Molti non sono accettati a lavoro perché non assistono la loro stessa deportazione. Tanti non sono autorizzati a lavorare affatto o gli è concesso farlo esclusivamente nel momento in cui nessuno con passaporto tedesco è disposto a fare quel lavoro. Altre persone sono costrette a lavorare in condizioni inadeguate, perché se non lo fanno il diritto di soggiorno sarà loro revocato. Alcune persone non possono lavorare in quanto ufficialmente non esistono, come per esempio noi del gruppo "Lampedusa in Hamburg" che abbiamo il diritto di soggiorno in un altro paese dell'Unione europea, in cui non possiamo viverci a causa dell'assenza di lavoro per noi.  Sappiamo che in queste condizioni siamo costretti a ottenere sussidi sociali o il lavoro nero, dove le condizioni sono sgradevoli, i salari sono bassi e non c'è regolamentazione. Noi questo non lo vogliamo. Noi non vogliamo essere responsabili di minare i salari minimi, siamo costretti a farlo. Sappiamo che c'è un bisogno reale di lavoratori migranti ad Amburgo sia per la manodopera qualificata che non. Molti datori di lavoro traggono profitto dallo sfruttamento dei lavoratori irregolari non protetti. Per conto di chi agisce il senato quando accettano questo sistema di sfruttamento?

Pretendiamo i nostri diritti umani:

- Il diritto al lavoro e alla formazione professionale a prescindere dallo status giuridico;

- Un permesso di lavoro per tutti coloro che vivono ad Amburgo.

Diritto a condizioni di vita umane

Noi che non possediamo i documenti, che veniamo respinti a causa del colore della pelle o per il nostro nome, che viviamo in luoghi fatiscenti con affitti troppo cari o che non ci è proprio permesso affittare abitazioni, che ci troviamo davanti la scritta "noi non affittiamo agli stranieri" ci uniamo alle persone che hanno combattuto per anni contro gli affitti costosi e contro l'espulsione dei più poveri verso i quartieri di periferia. Lottiamo insieme ai senza fissa dimora, non contro di loro. Lottiamo per il nostro diritto alla città sapendo che i profitti dei proprietari immobiliari sono considerati come più rilevanti rispetto alle esigenze della gente. La casa è un bisogno esistenziale e non merce per i proprietari di immobili. Dal Senato dicono che non possono fare nulla, sebbene esista un'agenzia di edilizia popolare in grado di fornire spazio vitale. Potrebbero anche trasformare gli spazi vuoti  per uffici in spazi abitativi.

Chiediamo:

- Nessun container, tende o navi, ma case per tutti;

- Trasformare i buchi neri in spazi di vita;

- Alloggi a prezzi più accessibili.

Siamo qui per restare

Molti di noi che vivono e lavorano in questa città sono tollerati solo ufficialmente. Dobbiamo richiedere ogni tre/sei mesi l'estensione di tale tolleranza. E' quasi impossibile per noi ottenere la residenza permanente, anche perché Il governo tedesco ha approvato una nuova legge che la rende ancora più complicata da acquisire. Dobbiamo passare attraverso una lunga e ingiusta valutazione della nostra richiesta di residenza, che molto spesso si traduce in una richiesta di lasciare il paese. Nonostante il Senato e la Città di Amburgo abbiano altre opzioni legali per gestire le nostre richieste, esse non vengono utilizzate. Il risultato è che molti di noi diventano clandestini e ciò significa che siamo costretti a vivere qui senza diritti sociali, esclusi da molti servizi e diritti che sono self-evident come, ad esempio, le cure mediche.

Chiediamo:

- L'accesso alle cure mediche per tutti;

- Il diritto di residenza per tutte le persone che vivono ad Amburgo - è possibile!

- Stop alle deportazioni ora e per sempre.

Siamo tutti parte di questa città. Il nostro governo e la sua legislazione costringe molti di noi a diventare clandestini, ad accettare pessime condizioni di lavoro e ci nega i diritti sociali. Il Senato obbliga le persone a vivere nelle tende, che è un oltraggio in una città ricca come Amburgo. Sappiamo che ci stanno mentendo quando dicono che non possono cambiare nulla, tuttavia potrebbero influenzare la legislazione federale, migliorare le condizioni di vita e  garantire la residenza a tutti i rifugiati. Lampedusa in Hamburg - sono qui per restare. Sappiamo che le elezioni non miglioreranno la situazione ed ecco perché dobbiamo agire ora. La lotta per il diritto di residenza del nostro gruppo ci ha mostrato che molte persone in città sono in disaccordo con il senato e vorrebbero che tutti si sentano i benvenuti ad Amburgo. Continueremo la nostra lotta per il diritto di residenza per tutti, per migliori condizioni abitative e per i diritti politici e sociali per tutti. I politici di ogni partito dovrebbero sapere che se continuano a negare diritti ai rifugiati dovranno fare i conti con  proteste sociali di larga scala ad Amburgo dato che vogliamo vivere in una città in cui tutti gli esseri umani hanno gli stessi diritti, a prescindere dal loro status giuridico.

Manifestazione:

Sabato 31 gennaio 2015, 

 Uhr, Landungsbrücken, Hamburg

Arbeitskreis Hamburg Postkolonial, AStA der Hochschule für Angewandte Wissenschaften, ASUIHA – African Survival in Hamburg, BDP Hamburg e.V., Bündnis Mietenwahnsinn stoppen, Café Exil, Café Knallhart, Dachverband autonomer Wohnprojekte Hamburg, DKP Hamburg, Einwohnerverein St. Georg von 1987 e.V., Fanclub “Frau Dörte Becker” des FC Sankt Pauli, Feministisches Institut Hamburg, Flüchtlingsrat Hamburg, Friday meeting of activists from and with Lampedusa in Hamburg, GEW Studis Hamburg, Gruppe für den organisierten Widerspruch, HAJe (Hamburgs Aktive Jurastudent_innen), Hamburger Bündnis gegen Rechts, Horst.AG, HVV umsonst!, Infoladen Wilhelmsburg, Interventionistische Linke Hamburg, Jugenddruck, kein mensch ist illegal Hamburg, Kontrabar, Lampedusa in Hamburg, Supporters of the group “Lampedusa in Hamburg”, Medibüro Hamburg, Mujeres sin fronteras, Notgemeinschaft Breite Straße, Organisierte Erzieher*innen i.d. Ausbildung, Projekt Revolutionäre Perspektive (PRP), Regenbogen/Alternative Linke Uni Hamburg, Rolf Becker, SAM, ver.di Jugend Hamburg, ver.di Perspektive U35 Hamburg, Vereinigung der Verfolgten des Naziregimes – Bund der Antifaschistinnen und Antifaschisten (VVN-BdA) Hamburg, Verlag Assoziation A, vivanto, weltRAUM e.V., Wagengruppe Zomia, Wilhelmsburg supporters group, Willkommensinitiative “Refugees Welcome“ Harburg 

More Infos:

http://nevermindthepapers.noblogs.org

https://www.facebook.com/pages/Recht-auf-Stadt-never-mind-the-papers/373524372808420