Ahed Tamimi è libera. Libertà per Jorit, ancora in carcere a Betlemme.

Lo street artist napoletano è stato arrestato ieri, dopo la realizzazione di un murales raffigurante il volto di Ahed Tamimi. Manifestazione a Napoli.

29 / 7 / 2018

Ahed Tamimi è tornata questa mattina in libertà. La diciassettenne palestinese è diventata un simbolo della resistenza del suo popolo, dopo aver schiaffeggiato due soldati israeliani nel villaggio cisgiordano di Nabi Saleh lo scorso dicembre. Gesto che le è costato una condanna a otto mesi da parte di un tribunale militare. Ahed ha raggiunto il suo villaggio insieme alla madre Mariman, anche lei scarcerata, accolta con gioia dalla famiglia e da una folla di sostenitori.

«Dalla casa di questo martire io dico: la resistenza continuerà finché la occupazione sarà stata rimossa», sono state le prime parole di Ahed davanti all'abitazione di una vittima delle forze israeliane. «Tutte le prigioniere in carcere sono forti, e ringrazio tutti quanti mi hanno sostenuto mentre io stessa ero incarcerata».

Ieri, a Betlemme, lo street artist napoletano Jorit Agoch è stato arrestato dalla polizia di frontiera israeliana proprio mentre stava realizzando sul Muro un gigantesco ritratto di Ahed, inneggiante alla sua libertà. Insieme all’artista altre due persone, anche loro arrestate. «Siamo stati arrestati a Betlemme dall’esercito israeliano. Chi può aiutarci per favore lo faccia». Questo è stato il primo appello lanciato dell’artista sul proprio profilo Instagram. Il primo a mettersi in contatto con Jorit è stato il giornalista Michele Giorgio. «Ho parlato due minuti fa con  Jorit Agoch Mi ha detto che lui ed i suoi due amici stanno bene e saranno trasferiti in un altro posto di polizia in una località che non ha saputo indicare. La polizia israeliana ripete che saranno interrogati» ha scritto su twitter il giornalista nel primo pomeriggio.

Nel murale di Jorit, accanto al volto di Ahed, è stata ritratta la giovane dottoressa con il velo rosso uccisa a giugno dai cecchini dell’esercito israeliano durante le proteste della Marcia del ritorno, a Gaza.

Questa mattina c’è stato un partecipatissimo corteo a Napoli, per chiedere la liberazione di Jorit. Il corteo, partito da Piazza Municipio, ha attraversato diverse vie del centro cittadino, con slogan solidali con il popolo palestinese. Jorit è molto amato a Napoli, sia per il suo costante impegno politico e sociale, sia per le tante opere che hanno abbellito muri e palazzi della città. Suo, tra gli altri, il murales raffigurante Davide Bifolco, il ragazzo ucciso da un carabiniere nell’ottobre 2016.

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