Bartleby - Misure repressive contro gli occupanti

We are your crisis!

Bartleby è di nuovo sotto attacco. La prorettrice Monari invia provvedimenti disciplinari agli studenti e alle studentesse di via Capo di Lucca 30 e minaccia un altro sgombero.

Utente: Ada
21 / 6 / 2009

Così le onde si muovono in giro per l’Europa, sfidano la crisi economica, assaltano il Bologna Process e affermano in continuazione nuove pratiche di libertà. Anche a Bologna i processi di autoriforma stanno mettendo in discussione le relazioni di potere interne alla trasmissione del sapere, aprendo dipartimenti e facoltà a percorsi di autoformazione e di costruzione “qui ed ora” di indipendenza e autogoverno. 

L’ esperienza di Bartleby dimostra al contempo che non solo sia possibile occupare, liberare spazi e trasformarli in isole di produzione artistica, politica e culturale, ma che spesso, a partire dalla determinazione soggettiva nuovi incontri sono possibili: e così al fianco di tanti artisti ci prepariamo ad occupare il pratone di via Filippo Re, per una serata (il 25 giugno) nella quale i linguaggi di una metropoli a venire, fatta di libera espressione e indipendenza, troveranno casa. “Garden Art”, ovvero come i mille fiori della produzione autonoma possono incontrarsi.

Scriviamo queste brevi note non solo per invitarvi a questo evento, ma per mettere in comune punti di vista e informazioni attorno alle quali crediamo sia più che mai utile riflettere e agire. Bartleby sta ridefinendo la geografia metropolitana: è un punto di incontro e di organizzazione del conflitto in grado di intrecciare studenti e ricercatori, artisti e intellettuali, energie e potenze che- nonostante cinque anni di cofferatismo-fanno di Bologna un territorio che vale ancora la pena di vivere. Ma Bartleby è in primis la consistenza e la capacità di sviluppo politico dell' Onda, di un movimento in grado di lanciare una sfida importante e piena di futuro: come si lotta per non pagare la crisi?

Ecco tutto questo è di nuovo sotto attacco, Bartleby è di nuovo sotto sgombero. Inoltre in questi giorni la prorettrice Monari ci sta facendo recapitare alcuni provvedimenti disciplinari -si tratta di misure repressive rivolte contro gli/le occupanti di Bartleby – che arrivano sino a prevedere la sospensione dall’Università di Bologna per un anno! Motivazioni: abbiamo occupato via Capo di Lucca 30. Inutile dire che chiederemo in tanti e tante il ritiro immediato di questi provvedimenti, che purtroppo ben rappresentano la statuto medievale dell’Università e la cifra politica della gestione Calzolari-Monari. Un precedente gravissimo, un messaggio chiaro di intimidazione e minaccia per tutt@. Un filo di dignità le basterebbe per dimettersi….

A questa provocazione rispondiamo immediatamente con un appello che renderemo pubblico a partire da lunedi: siamo sicuri che gli studenti, i ricercatori e i docenti dell' Università di Bologna non saranno complici, che questo attacco intimidatorio al movimento dell' Onda produrrà solo sdegno e indignazione nei confronti del Rettorato. Inoltre tutta la nostra rabbia e indignazione attraverserà presto le aule, le strade e le piazze dell' Università e della città di Bologna. Siamo liberi, liberi di lottare e di costruire l' università del futuro. In Germania il movimento sta sfidando l’estate: tenetevi pronti, preparate i piani.

Qui è la rosa, qui devi ballare!

 Bartleby

20/06/09 Bologna - Conferenza stampa a Bartleby