Domenica 20 giugno alle 14,30 in via Palladio 3 a Marghera (VE), ci sarà la seconda assemblea, questa volta in presenza) per costruire la mobilitazione contro il G20 della finanza a Venezia. Di seguito l’appello di convocazione.
“We Are The Tide. You are Only (g)20” invita tutte e tutti a partecipare alla costruzione delle giornate di mobilitazione contro il G20 della finanza, in programma a Venezia, dal 9 all’11 luglio. Per questo abbiamo convocato un’assemblea pubblica, domenica 20 giugno, alle ore 14.30, presso le sale della parrocchia della Resurrezione in Via Palladio, 3 a Marghera.
Di fronte alle numerose crisi sistemiche che si sommano, ultima quella della
pandemia, un sintomo della più vasta crisi climatica, il G20, che rappresenta
gli stati con le economie più importanti a livello planetario, vorrebbe
ricondurre il mondo alla regola neoliberale che ha eliminato i diritti dal suo
vocabolario, costruendo un divario sempre maggiore tra ricchi e poveri. Tale
disparità è drammaticamente evidenziata dalla vicenda delle persone migranti,
ammassate ai confini di quell’Europa che proibisce loro di entrare proprio per
proteggere l’immagine di ricchezza e prosperità che li attira.
La finanza è lo strumento principe che, negli ultimi decenni, ha garantito
profitti per pochi a scapito dei diritti di molti. Conseguentemente, i governi
neoliberisti, anche quello italiano, al di là delle retoriche che circondano il
recovery plan, continuano a dirottare i fondi all’impresa e a sottrarli a lavoratori
e lavoratrici.
Cosa si nasconde dietro la formula “transizione ecologica”? Una riapertura al
nucleare? Come si intende rilanciare l’economia? Investendo ancora più miliardi
nelle grandi opere inutili e dannose?
Le nostre istanze devono rafforzare l’altro mondo già in costruzione, devono
cioè intrecciarsi alle lotte delle soggettività razzializzate, dei popoli
indigeni, delle donne, delle soggettività LGBTQUIA+, degli studenti, degli
insegnanti, di lavoratrici e lavoratori, delle maestranze dello spettacolo e
dei lavoratori della cultura.
Come movimenti dobbiamo dimostrare la nostra capacità di azione a livello
globale, partendo dalla liberazione del diritto alla salute e alla vita dalle
logiche di mercato, in primis con l’abbattimento del sistema dei brevetti e con
la ripubblicizzazione del sistema sanitario.
A Venezia, tra accelerazioni e retromarce, stiamo assistendo ad un dibattito
preoccupante rispetto ai dispositivi di sicurezza messi in campo in occasione
del vertice: dalla chiusura della città a partire dal 20 giugno, fino alla zona
rossa che dovrebbe comprendere l’intera città. Se queste ipotesi sembrano
rientrare, al tempo stesso, il fatto che le si ipotizzi, rende l’idea del
concetto (inesistente) di democrazia proprio dei 20 potenti e dei loro
“eserciti”. A fronte di tali scenari autoritari e dell’arroganza della finanza,
noi annunciamo la nostra disobbedienza. Saremo noi a bloccare la passerella dei
“grandi e della terra” e non loro a rinchiudere cittadini e manifestanti. Alle
loro guerre per il dominio, opponiamo il conflitto sociale come motore di
democrazia radicale.
Nell’anno della venuta degli Zapatisti in Europa è tempo di rispolverare la
nostra “rabbia degna”, anche a Venezia dove, da anni, si resite al passaggio
delle grandi navi da crociera, simbolo dell’industria del turismo di massa e
dei suoi appetiti speculativi.
Ci auguriamo, infine, che il percorso appena intrapreso diventi un’occasione di
convergenza tra lotte diverse, eppure legate dall’urgenza di costruire una vita
ed un mondo più giusti. Non consideriamo l’appuntamento del G20 di Venezia come
“evento finale”, ci piacerebbe invece che la nostra marea superasse i confini
della Laguna e si riversasse in tutte le altre città che ospiteranno incontri
legati al G20 (a partire da Napoli dal 20 al 23 luglio), passando per il summit
vero e proprio, in programma a Roma il prossimo autunno, e fino alla Pre Cop
del clima di Milano di fine ottobre: l'opposizione all'attuale sistema di
governance passa vattraverso l'intreccio tra percorsi di lotta, nella capacità
di costruire in modo orizzontale e non proprietario momenti di lotta e di
conflitto, in grado di comunicare tra loro e di rimbalzarsi suggestioni e
parole d'ordine.
Per proseguire il confronto ed organizzare la mobilitazione, l’appuntamento è
il prossimo 20 giugno, in presenza, a Venezia.
We Are Tide. You Are Only (g)20