Giovedì 13 agosto abbiamo occupato una casa sfitta da circa dieci anni in Via Mamiani. Lo abbiamo fatto insieme al Coordinamento Migranti TERZA ITALIA che da mesi è in cerca di una sede. Volpini aveva promesso sede e riapertura del centro di accoglienza ma nulla di tutto ciò è avvenuto.
L’occupazione di Via Mamiani è stata prima di tutto per noi un modo per evidenziare un problema, per porre una questione all’attenzione dell’Amministrazione Comunale e di chi in privato spende belle parole e in pubblico tace o invoca legge e ordine.
Non sapevano né la proprietà né le condizioni strutturali dell’abitazione. La casa era talmente in degrado e lo era da tanti anni, che ci sembrava abbandonata anche da ogni proprietario. Abbiamo letto sui giornali dell’inagibilità della casa e l’abbiamo anche verificato entrandovi, per questo diciamo chiaramente che non è nostra intenzione rientrarvi, perché non vogliamo mettere a repentaglio l’incolumità di nessuno. Se Rossi e Canafoglia vogliono fare denuncia, lo facciano pure, denunce e processi in corso ne abbiamo già tanti e non ci hanno mai fermato.
Ci teniamo a ribadire che il nostro obiettivo era di porre un problema e se l’Amministrazione Comunale non andrà a trattare seriamente con TERZA ITALIA, siamo già pronti ad occuparne un’altra.
Riqualificare, mettere in sicurezza e valorizzare socialmente gli spazi sfitti e abbandonati è un atto di amore per la città in cui si vive, per restituirla ai suoi abitanti, sottraendola alla rendita, a speculatori ed a privatizzazioni. Lo abbiamo già detto, abbiamo cominciato per non fermarci.
CSOA Mezza Canaja
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