Sembra una vicenda assurda, magari raccontata in qualche
libro noir ed invece è quello che sta avvenendo agli attivisti del Presidio
permanente contro la discarica di Chiaiano e Marano.
Lunedi’ 19 aprile presso il Tribunale del riesame si teneva l’udienza per
decidere sulla scarcerazione dagli arresti domiciliari per Pietro Spaccaforno e
per la cessazione dell’obbligo di firma quotidiano per gli altri attivisti tra
cui Davide Brignola ed Egidio Giordano.
Nella serata di lunedi’ 19 aprile il commissariato di polizia di Secondigliano
scarcerava Spaccaforno dopo l’arrivo della decisione del riesame. Stessa sorte
toccava anche a Davide Brignola presso un altro commissariato di polizia presso
il quale quotidianamente lo stesso andava ad ottemperare agli obblighi di
firma.
La sentenza del riesame ridimensiona pesantemente tutto l’impianto accusatorio.
Vengono cancellati infatti i reati di furto ed incendio in merito agli episodi
del 23 maggio 2008 in
cui migliaia di cittadini furono attaccati dalle forze dell’ordine presso il
Presidio in rotonda Titanic.
Due capi d’accusa cancellati ! Resta in piedi solo l’interruzione di pubblico
servizio e la violenza privata, che a due anni di distanza dai fatti non
giustificherebbero in alcun modo delle misure di restrizione della libertà.
Ed invece due giorni dopo la sentenza il Tribunale del Riesame torna indietro,
parlando di cattiva interpretazione dell’ordinanza emessa. Oggi Pietro
Spaccaforno è stato rimesso nuovamente agli arresti domiciliari e gli altri
attivisti sono tornati all’obbligo di firma ! Due giorni dopo una sentenza che
di fatto smantella le principali accuse. Non c’e’ stato nessun furto e nessun
incendio di autobus secondo il riesame, ciononostante il tribunale ha deciso di
confermare lo stesso le misure cautelari per i capi d’imputazione minori ovvero
l’interruzione di pubblico servizio, questo a due anni di distanza dai fatti e
senza alcun oggettivo pericolo di reiterazione del reato !
Ancora una volta poniamo la domanda oggettivamente più legittima : Se non è
persecuzione allora cos’e’ ?
Decine di cittadini avevano atteso lunedi’ mattina sotto il Tribunale la
decisione del riesame esponendo una bilancia della giustizia in cui su un
piatto c’erano le foto del 23 maggio del 2008 e su un altro le immagini di
Guido Bertolaso e della Protezione Civile a testimoniare come la giustizia
continui ad essere forte coi deboli e debole coi forti. Una persecuzione che
mette in pericolo la tenuta del diritto al dissenso nella nostra città. Una
persecuzione che si applica attraverso mezzi incredibili mettendo in libertà
delle persone e riarrestandole due giorni dopo !
Centinaia di personaggi della cultura, della politica, delle scienze avevano
firmato l’appello in solidarietà e sostegno agli attivisti colpiti dalle misure
di restrizione della libertà, ed è a tutti loro, oltre che alle migliaia di
persone che si mobiliteranno il 1°Maggio prossimo a Chiaiano che qualcuno dovrà
spiegare come viene garantito il diritto al dissenso in questa città !
Il prossimo 1° Maggio i movimenti napoletani scenderanno in piazza a Chiaiano a
difesa di tutte le lotte sociali per ribadire che nessuna intimidazione e
nessuna repressione potrà impedire che in questa città si sviluppino forme di
nuova democrazia come la lotta di Chiaiano ha dimostrato di essere.
Decine di
artisti suoneranno al concerto che si terrà dopo la manifestazione dai 99 Posse
ai Zezi per una manifestazione popolare che reclamerà a gran voce il diritto al
dissenso a Napoli e nel paese.
Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano e Marano