Vicenza - Un centinaio di attivisti dei centri sociali tra i volontari che spalano il fango

4 / 11 / 2010

 Sono più di un centinaio gli attivisti dei Centri Sociali di tutto il Veneto e del Presidio No Dal Molin all'opera da ieri mattina a Vicenza, prima nei quartieri della periferia Nord Ovest poi nel Centro storico della città berica e di nuovo a Cresole e Rettorgole, per rimuovere il fango lasciato dall'alluvione in case e cantine, garage e strade.

"E' stato per noi del tutto naturale - dichiara Michele Valentini, portavoce del centro sociale Rivolta di Marghera - organizzarci immediatamente per intervenire al fianco della comunità vicentina, con cui in questi anni abbiamo condiviso le battaglie a difesa del territorio da basi militari e cementificazione. Ed è proprio la cementificazione, che ha imbrigliato i corsi d'acqua e reso impermeabili i terreni, ad essere responsabile del disastro in cui stiamo, letteralmente, mettendo oggi le mani."

Per Francesco Pavin, del Presidio No Dal Molin di Vicenza, "c'è un Veneto solidale, una società civile che non si arrende agli speculatori e agli approfittatori delle cosiddette Grandi Opere, e che oggi è a fianco delle donne e degli uomini di Vicenza, colpiti da una sciagura che è tutto tranne che naturale. E anche scavando nel fango stiamo lottando per cambiare davvero la realtà che ci circonda."

 Vicenza, 3 novembre 2010

Fotografie volontari No Dal Dolin

Fotografie volontari centri sociali e presidio No Dal Dolin in soccorso agli alluvionati