Vicenza - Povero Schneck

Il Presidente della Provincia di Vicenza - leghista - arrabbiato per la cessione del Parco della Pace alla comunità vicentina

9 / 7 / 2011

La rabbia del Presidente della Provincia Schnek alla firma in calce alla cessione del Parco della Pace ai vicentini è comprensibile: lui e il suo partito cantavano vittoria quando lo Stato impediva ai cittadini di esprimersi democraticamente attraverso il referendum e quando esso sosteneva che avrebbe imposto con ogni mezzo la nuova base statunitense; come possono, oggi, accettare che la partecipazione di decine di migliaia di persone abbia impedito la cementificazione di quell’area?

Il Parco della Pace è lo spazio nel quale immaginare il domani di Vicenza; non solo per la storia che racconta – fatta della mobilitazione di decine di migliaia di cittadini – ma anche per l’opportunità che offre: quell’area, infatti, può diventare un grande laboratorio di partecipazione civica nel quale sperimentare la pratica dei beni comuni.

Firmato il protocollo, si apre una nuova sfida per la comunità vicentina: quella di fare di quell’area una buona pratica, guardando ai beni comuni come al terreno sul quale immaginare una città sostenibile e libera dalle servitù militari. Non è il progetto di Attilio Schneck: lui, con la collega di partito Dal Lago, avrebbe voluto una nuova colata di cemento; è il loro devastante progetto, oggi, a essere carta straccia: nel parco c’è posto per Vicenza, non per gli affaristi che vorrebbero devastarla.

Presidio Permanente NoDalMolin