Vicenza - «Nessun avviso orale a chi lotta per i diritti!»: lunedì presidio sotto la Questura

18 / 6 / 2021

In questi giorni ad un attivista di Vicenza  è stato notificato dalla Questura di Vicenza un "avviso orale" su segnalazione del nucleo di Venezia "Tutela Patrimonio Culturale" dei Carabinieri di Venezia, in seguito a una denuncia (mai notificata) di "uso improprio di beni culturali”. Nell’avviso orale viene intimato di sospendere l’attività pregiudizievole avvisando l’attivista che in caso questa condotta recidiva si protragga verranno richiesti provvedimenti cautelari, come la sorveglianza speciale.

Il fatto che ha portato a tale provvedimento è stata una acampada organizzata da Welcome Refugees l’estate scorsa, organizzata per sensibilizzare la città sulle tematiche riguardanti la marginalità delle persone senza fissa dimora, con un centinaio di persone con tende e sacchi a pelo che ha passato la notte allestendo un banchetto con cibo, coperte e acqua da condividere con chi dorme in strada. Una manifestazione più che pacifica, ma da cui sono scaturiti numerosi attacchi da parte di alcuni esponenti della giunta vicentina, principalmente per aver utilizzato un palazzo storico del centro in maniera “disdicevole”. Infatti nei giorni seguenti vari assessori si scagliarono sdegnati contro la manifestazione, promettendo esposti, denunce e multe, ordinanze per tentare di preservare un'idea di "centro-vetrina" che è cara a molte amministrazioni comunali.

Visto il fattore scatenante  è evidente che si tratti di un attacco pretestuoso da parte dell’amministrazione comunale al centro sociale Bocciodromo, che per lunedì 21 giugno ha lanciato un presidio davanti alla Questura di Vicenza, in viale Mazzini 213.

«Se attacchi uno/a attacchi tutti/e! Nessun avviso orale fermerà la nostra voglia di cambiare la nostra città!» è lo slogan di apertura del comunicato di lancio.

«Nella città dell'ecomostro di Borgo Berga, del dal Molin e della cementificazione selvaggia puoi rischiare l'interdizione alle pubbliche manifestazioni, il divieto di partecipare alle riunioni pubbliche e altre misure come il ritiro della patente per una pacifica performance teatrale sulle scalinate o per uno striscione legato con una corda sulle colonne di Palazzo Chiericati. Ci sarebbe da sorridere, se non sembrasse una storia da Ventennio, in una città nella quale la nostalgia per i tempi oscuri sembra attraversare esponenti di spicco dell'attuale amministrazione comunale».

Il Bocciodromo invita alla manifestazione la Vicenza solidale, antirazzista e antifascista perché «di fronte ad avvisi e a misure cautelari di questo calibro non è sufficiente un comunicato o un post sui social network».