Vicenza- Loro la base, noi l’alluvione: il 16 gennaio FIACCOLATA. Appello alla partecipazione

16 / 1 / 2013

Il 16 gennaio 2007 il presidente del consiglio Romano Prodi dava il suo assenso alla costruzione della nuova base militare statunitense al Dal Molin. Sei anni dopo, Vicenza ha ricevuto in dono da quel consenso danni e alluvioni.

Dall’avvio del cantiere, infatti, il territorio è diventato inspiegabilmente fragile, con inondazioni e allagamenti che si ripetono a ogni pioggia copiosa. La falda acquifera - la più grande del nord Italia - è, con ogni probabilità danneggiata, ma l’entità del danno (la cui conoscenza è indispensabile per tutelare quel bene prezioso) è sconosciuta, perché Vicenza non ha mai avuto risposte su cosa stia accadendo al di là del filo spinato. La stessa commissione che avrebbe dovuto fare verifiche è stata sciolta dal Governo con la fine del mandato di commissario a Paolo Costa, mentre gli statunitensi, fregandosene delle prescrizioni con cui è stato approvato il progetto, hanno realizzato opere abusive, tra cui uno scarico nel fiume Bacchiglione.

In questo contesto, conoscere e certificare scientificamente i danni prodotti al territorio vicentino dal cantiere statunitense è indispensabile. L’amministrazione comunale, dopo la caduta di Paolo Costa, aveva dichiarato di voler agire in autotutela, facendo da sé le verifiche necessarie per tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini. Ma, alle parole, devono seguire con urgenza fatti concreti.

Il comitato tecnico costituito dal Comune deve, entro la fine di gennaio:
- avere accesso a tutti i dati necessari per compiere i propri studi e le proprie verifiche;
- avere spazi di lavoro adeguati all’interno delle strutture del Parco della Pace, per poter verificare in ogni momento e con i propri occhi la situazione;
- avere la dotazione strumentale necessaria, a partire dall’installazione dei piezometri per la verifica dello stato della falda acquifera.

Dall’amministrazione comunale non accettiamo soltanto buoni propositi, ma vogliamo fatti concreti. Il 16 gennaio rappresenta la giornata della dignità di Vicenza: nel 2007, infatti, migliaia di persone scesero in piazza per rispondere immediatamente al si dato da Prodi alla nuova base Usa. Oggi quella dignità continua a manifestarsi nella determinazione con cui chiediamo trasparenza, giustizia, salute, tutela del territorio: per questo il 16 gennaio 2013 daremo vita a una fiaccolata con partenza alle 20.30 dal Presidio Permanente e arrivo ai cancelli del Parco della Pace (in via S. Antonino) dove, quanto prima, vogliamo veder lavorare i tecnici e gli esperti incaricati di verificare l’entità dei danni prodotti dalla base Usa al nostro territorio e al suo equilibrio idrogeologico.

Per organizzare insieme la fiaccolata, vi invitiamo a partecipare all’assemblea pubblica di martedì 8 gennaio alle 21.00 in Presidio Permanente.