Vicenza - In 600 alla fiaccolata per il Parco della Pace e in solidarietà ai "giardinieri indagati"

11 / 3 / 2011

In testa i giardinieri indagati, con zappe, carriole di terra e rastrelli. Poi, lo striscione “anche io voglio entrare al Parco della Pace" e, a seguire, 600 vicentini con, in mezzo al corteo, il bandierone arcobaleno che ha attraversato tutte le manifestazioni di questi anni di mobilitazione vicentina.

La fiaccolata – che Il Giornale di Vicenza ha pensato bene di ignorare, non pubblicando nemmeno una riga degli ultimi comunicati – era stata convocatadomenica scorsadopo i primi avvisi di garanzia per il pic nic del 25 aprile 2010, quando centinaia di persone attraversarono il Parco della Pace liberato. Un reato grave – quello di aver tagliato l’erba all’interno dell’area – che ha fatto mobilitare i carabinieri vicentini, impegnati come non mai nell’eseguire le notifiche.

Ma, ben presto, la fiaccolata ha lasciato da parte la semplice solidarietà ai 43 indagati per assumere la dimensione della condivisione; “anche io voglio entrare al Parco della Pace”, recitava lo striscione d’apertura, mentre un altro ricordava che “la Lega ci ruba il verde”, facendo riferimento al lavoro delCarroccio per convincere il governo a retrocedere dalla cessione dell’area dal demanio statale alla comunità locale.

Un’opportunità, quella di entrare al Parco della Pace, che i vicentini avranno la settimana prossima, grazie all’iniziativa organizzata dal G.a.s. NoDalMolin insieme a produttori della terra e realtà che si occupano di beni comuni e sostenibilità ambientale. Il 19 marzo, infatti, è prevista la giornata delle erbe di campo, con raccolta di erbe spontanee al Parco della Pace, mercato contadino sotto i tendoni del Presidio Permanente e cena a base di quanto è stato raccolto durante il pomeriggio.

Nel frattempo, i NoDalMolin hanno lanciato sul proprio sito "mettici la faccia" raccogliendo le foto di quanti vogliono il Parco della Pace subito.