Vicenza- Il consiglio comunale approva il referendum del 12 e 13 giugno

19 / 5 / 2011

Ieri, mercoledì 18 maggio, su proposta di Cinzia Bottene, consigliere comunale della lista civica Vicenza Libera - No Dal Molin, il consiglio comunale di Vicenza ha approvato il seguente ordine del giorno in sostegno ai referendum su nucleare e acqua bene comune.

CONSIGLIO COMUNALE DI VICENZA

ORDINE DEL GIORNO

“REFERENDUM DEL 12-13 GIUGNO 2011 – ACQUA e NUCLEARE”

Visto l'art. 75 della Costituzione;


Visto il Dlgs 267/2000 Testo Unico Enti Locali;


Premesso che:

· il 12 e 13 giugno 2011 sul territorio nazionale ci saranno 4 referendum abrogativi sui seguenti temi:

· Quesito n. 1: referendum leggittimo impedimento (Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonchè l’articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante «disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza)

· Quesito n.2: referendum energia nucleare (Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare)

· Quesito n.3: referendum acqua pubblica — primo quesito ammesso (Volete voi che sia abrogato l’art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 «Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria» convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall’art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante «Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia» e dall’art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante «Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea» convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale)

· Quesito n.4: referendum acqua pubblica — secondo quesito ammesso (Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 «Norme in materia ambientale», limitatamente alla seguente parte: «dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito»)


Considerato che:

· Il C.C. di Vicenza ha già dichiarato la propria contrarietà al nucleare dichiarando, con apposito voto, Vicenza Città Denuclearizzata;

· Il C.C. di Vicenza ha già dichiarato con un ordine del giorno la propria posizione favorevole al mantenimento pubblico del servizio idrico definendolo inoltre privo di rilevanza economica;

Sottolineato che:

· svariati organi di stampa nazionali e locali indicano il Veneto un possibile luogo di installazione di una centrale nucleare;

· migliaia sono stati i cittadini di vicenza che negli scorsi mesi hanno apposto la loro firma in calce alla raccolta firme per l’indizione dei referendum, il cui svolgimento è previsto per i prossimi 12 e 13 giugno;

Vista

· la situazione creatasi in Giappone a Fukushima dove un terremoto e un maremoto hanno creato un incidente nucleare di dimensioni vastissime e di cui ancora non si trova rimedio;

· la posizione espressa dai cittadini italiani nel referendum abrogativo dell’8 novembre 1987;

· la larga partecipazione dei cittadini di Vicenza alla raccolta delle firme a sostegno dei quesiti referendari sull’acqua bene comune;


Tutto ciò premesso il consiglio comunale di Vicenza ritiene

· di considerare che al momento il modo più incisivo e fattivo per escludere la costruzione di una centrale nucleare in Veneto e su tutto il territorio nazionale è quella di partecipare alla votazione del secondo quesito dei referendum abrogativi del 12-13 giugno 2011 apponendo una croce sul SI;

· di considerare che al momento il modo per tornare ad una gestione del servizio idrico anche tramite una gestione pubblica e fare sì che l'acqua continui ad essere un bene essenziale di tutti privo di rilevanza economica è quello di partecipare alla votazione del terzo e quarto quesito dei referendum abrogativi del 12-13 giugno 2011 apponendo una croce sul SI;


impegna il Sindaco e la Giunta


a dare la più ampia comunicazione (tramite web, stampa e manifesti) a tutta la cittadinanza di quanto sopra esposto, al fine di favorire la partecipazione democratica delle cittadine e dei cittadini di Vicenza ai referendum che si svolgeranno il 12 e 13 giugno 2011.