Siamo un po' delusi, lo ammettiamo.
Ci
aspettavamo una medaglia per aver sfidato il freddo e per aver rischiato
la vita di fronte a decennali strati di guano. Muri scrostati, finestre
rotte, medicine scadute da vent'anni non ci avevano
intimorito e a costo zero ed "armati" solo di scope, palette e guanti
in lattice, in poche ore abbiamo fatto rivivere la Borghesi, mentre gli
enti locali e l'Università in più di dieci anni non hanno ancora deciso
veramente cosa fare di quello spazio al di là di fantasie e proclami sui
giornali.
L'unica cosa che c'è denunciare in questa vicenda non
siamo sicuramente noi, bensì lo stato di degrado e di abbandono di
parecchi spazi pubblici in città, di cui probabilmente l'ex caserma
Borghesi è l'esempio più lampante. Probabilmente ha dato molto fastidio
che siamo riusciti a dimostrare che uno stabile riempito di attività,
progetti e quindi sotratto alle speculazioni edilizie o agli interessi
di pochi possa essere attraversato da centinaia di persone.
Probabilmente ha dato molto fastidio che in quelle giornate e in modo
particolare il 14 Novembre una generazione precaria sia scesa in massa
in piazza in tutta Europa per opporsi alle politiche di austerity
imposte dal Governo Monti su richiesta della Bce e della Finanza.
Non saranno certo i recenti provvedimenti repressivi verso gli studenti
padovani o la pubblicazione sul giornale della lista dei denunciati per
la riapertura della Borghesi a spaventarci o a fermare il nostro
desiderio di un futuro senza precarietà ed austerità.
Coordinamento Studentesco Vicenza, Coordinamento Studentesco ed Associazione Studenti Medi Universitari Schio
Vicenza- Comunicato degli studenti sulle denunce per l'occupazione della ex caserma Borghesi
22 denunciati per l'occupazione nelle giornate dello sciopero europeo del 14 Novembre
22 / 1 / 2013