Vicenza- Comitato No Pedemontana presenta osservazioni al Ministero dell'Ambiente

I CDST presentano le osservazioni in Regione e al Ministero per l'Ambiente.

6 / 10 / 2012

Il contesto.

L’ otto agosto 2012 i media nazionali e locali tra cui il Giornale di Vicenza, comunicavano l’avvenuto deposito del progetto definitivo del lotto-2 tratto B della superstrada (a pagamento) Pedemontana Veneta.
Il giorno 07 ottobre 2012 (domenica prossima) scadranno i 60 giorni utili per far pervenire al ministero per l’ambiente le osservazioni di carattere generale e/o puntuali riguardanti il progetto.
Durante questo periodo, noi membri dei Comitati Difesa Salute e Territorio abbiamo elaborato le nostre osservazioni e, a partire da ieri 4 ottobre 2012, abbiamo cominciato ad inviarle agli enti competenti ossia al Ministero dell’Ambiente e alla Regione Veneto.
L’invio delle osservazioni che hanno raccolto in soli due giorni oltre centocinquanta adesioni, terminerà domattina.
Il merito.
Quello che rileviamo nelle osservazione è sostanzialmente:
  • una situazione di illegalità rispetto alla legge che finanziava un’opera che aveva finalità e modalità oggi completamente disattese,
  • una situazione di grave rischio per la falda acquifera alla quale attingono circa 800.000 persone nelle provincie di Vicenza e Padova,
  • una palese forzatura nell'inserimento del tratto Montecchio Maggiore–Villaverla (che nella legge istitutiva non era nemmeno citato),
  • una mancanza di trasparenza (secretazione del piano economico finanziario e della convenzione economica tra regione e Concessionario) che non permette ai cittadini di valutare la portata e la sostenibilità antropica ambientale e finanziaria dell’opera,
  • una mancata presa di coscienza da parte dell' Amministrazione delle mutate condizioni globali che rendono obsolete ed inadeguate le ricette grazie alle quali siamo giunti nella condizione di crisi perenne in cui ci troviamo.
Le richieste.
Pertanto abbiamo richiesto (come facciamo da anni):
  • Che  invece di costruire una nuova autostrada venga messa in sicurezza l’esistente Gasparona Nuova eliminando rotatorie e attraversamenti a raso e creando ingressi in parallelo in modo che i limiti di velocità possano essere quelli di una strada a scorrimento veloce e non si consumi ulteriore territorio e non si attiri nuovo traffico con conseguente aumento dell’inquinamento.
  • Che il sistema di raccolta delle acque di dilavamento sia completamente rivisto perché nel progetto attuale è gravemente insufficiente a garantire la sicurezza per la popolazione.
  • Che sia cancellato dal progetto  il "lotto 1" (tratto Montecchio Maggiore - Villaverla)
  • Che sia reso possibile l’accesso al pubblico del piano economico finanziario relativo alla S.P.V e  della convenzione economica tra Regione Veneto e Società Concessionaria (S.I.S.);
  • Che venga effettuata una sospensione di 18 mesi di tutti i lavori per permettere sia  la rivalutazione della effettiva necessità  dell’opera sia la corretta  informazione dei i cittadini dei territori interessati (che non sono solo quelli vicini al tracciato) sul reale impatto economico, ambientale e antropico dell’opera che una discussione democratica e partecipata riguardo all'opera stessa, aperta a tutti i cittadini interessati dal suo passaggio o interferiti dalla stessa e non solo ai soliti boiardi pubblici.
Le attese.
Non ci aspettiamo che improvvisamente i nostri amministratori si convincano della bontà dei nostri argomenti e si convertano ad una visione umana ed ecologica della società, abbandonando la religione del cemento e dei "schei".
Ciononostante non potevamo non rilevare quanto osservato e ribadire che esiste una reale opposizione alla Autostrada Pedemontana Veneta, sostenuta da centinaia di persone che dicono che "un altro mondo è possibile". Inoltre le osservazioni di carattere tecnico dovranno essere valutate e confutate puntualmente e quindi vedremo cosa avranno da dire i membri delle commissioni preposte.
E adesso?
In soli due giorni, senza alcun clamore, sono state raccolte oltre centocinquanta adesioni tra Bassano e Montecchio Maggiore, ma abbiamo la certezza che ne avremmo potuto raccogliere senza grandi sofrzi almeno dieci volte tante.
Nei prossimi giorni, quando avremo terminato di inviare le osservazioni (ricordiamo che le ultime partiranno domattina) daremo indicazioni su come sostenere questa iniziativa facendo pressioni di vario tipo sia a livello regionale che nazionale.
A prestissimo!!
Comitati Difesa Salute e Territorio (No Pedemontana)

tratto da http://www.difesasaluteterritorio.blogspot.it/