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Vertenza MARE SPA: non deciderete senza di noi il nostro futuro

sulla nascita della coop Mare Fast e la richiesta di fallimento presentata il 9 settembre dall'amminsitratore unico Marco Zavoli e convocazione presidio 16 settembre presso Tribunale Bologna

12 / 9 / 2014

In relazione ad alcuni articoli di rassegna stampa pubblicati ieri, giovedì 10 settembre 2014, siamo a precisare quanto segue.

La neonata cooperativa “Mare Fast” non è una cooperativa nata dai dipendenti della Mare SPA ma SOLO DA TRE LAVORATORI DELLA DITTA di lavorazione del pesce di San Mauro Mare (gli unici che hanno mantenuto ottimi rapporti con Marco Zavoli Amministratore Unico della Mare) insieme ad alcuni consulenti finanziari, uno dei quali il Dott. Francini (consulente di Aliseo Investments) già incontrato durante il corso delle trattative con la Mare SPA.

SI RICORDA CHE IL COLLEGIO SINDACALE DELLA MARE SPA HA PRESENTATO INTORNO ALLA METÀ DI AGOSTO, AI SENSI DELL'ART. 2409 CC, UN RICORSO AL UN RICORSO AL TRIBUNALE DI BOLOGNA “SEZIONE IMPRESE” DOVE HA DENUNCIATO GRAVI INADEMPIENZE, OMISSIONI E IRREGOLARITÀ NELLA GESTIONE ECONOMICA/FINANZIARIA DELLA MARE SPA E ED HA CHIESTO ALL'AUTORITÀ GIUDIZIARIA DI VERIFICARE GLI ATTI COMPIUTI NEGLI ULTIMI MESI DALL'AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETÀ . IL TRIBUNALE HA IMMEDIATAMENTE CONVOCATO UN UDIENZA (16 settembre a Bologna) E NOMINATO QUALE CURATORE SPECIALE IL DOTT. FERRUCINI GIANCARLO, persona conosciuta nel territorio e che recentemente ha partecipato anche al Premio Ilaria Alpi (come relatore nel dibattito “Beni di tutti. L’amministratore giudiziario nella gestione dei beni confiscati alle mafie”).

Solo ieri siamo stati informati, stranamente dal consulente della Confcooperative di Cesena Paolo Baroni, che l'Amministratore Unico dell'azienda Marco Zavoli ha depositato il 9 settembre 2014 i libri contabili presso il Tribunale di Forlì con richiesta di fallimento e congiuntamente la proposta di acquisto dell'azienda da parte di un imprenditore del settore di Roma e parallelamente ci veniva comunicata anche la nascita della Coop “Mare Fast”.

APPARE QUINDI MOLTO STRANA LA COINCIDENZA DI EVENTI: POCHI GIORNI PRIMA DELL'UDIENZA FISSATA DAL TRIBUNALE DI BOLOGNA PER AVVIARE UNA VERIFICA DELLE INADEMPIENZE DENUNCIATE DAL COLLEGIO SINDACALE, L'AMMINISTRATORE UNICO DEPOSITA LA RICHIESTA DI FALLIMENTO AL TRIBUNALE DI FORLÌ IL 9 SETTEMBRE, COSÌ TENTANDO DI SOSPENDERE LE VERIFICHE RICHIESTE.

NON SOLO: NELLO STESSO GIORNO DEL 9 SETTEMBRE VIENE ANNUNCIATA ANCHE LA NASCITA DELLA COOPERATIVA “MARE FAST” CHE DOVREBBE ACQUISIRE PARTE DELL'ATTIVITÀ DI MARE S.P.A. DI CUI È CHIESTO IL FALLIMENTO.

È quindi legittimo porsi delle domande: C'è un disegno preciso archittetato ad arte dietro queste operazioni e scelte? Come mai si vuole lasciare allo scuro i lavoratori e le lavroatrici della Mare Spa? Si vuole forse eliminare qulcuno di quelli più scomodi e più determinati nella lotta e magari far fuori anche qualche curatore preciso, attento e di indubbia professioanlità come Ferrucini?

Le perplessità dei lavoratori e dell'ADL Cobas sono ulteriormente cresciute dopo l'incontro presso la sede della Confcooperative di Cesena con alcuni lavoratori nostri tesserati e la delegata sindacale Sandra Polini.

In tale incontro infatti nonostante le richieste, non sono state fornite informazione né chiarimenti sugli gli aspetti più importanti relativi all'eventuale costo dell'operazione prospettata (affitto ramo aziendale da parte della cooperativa), al Piano Industriale (anche in considerazione del fatto che il segmento produttivo dedicato alla IV° e V° gamma è quello meno remunerativo in termini economici e con maggiore perdita e in relazione ai costi delle utenze e della materia prima).

NON È STATO PRESENTATO NEPPURE LO STATUTO DELLA NEONATA COOPERATIVA: È STATO SEMPLICEMENTE CONSEGNATO UN FOGLIO DI ADESIONE ALLA NEONATA COOPERATIVA CON LA RICHIESTA DI UN CONTRIBUTO DI 100 € PER DIVENTARE SOCI DELLA STESSA SENZA PERÒ POTER NEPPURE PRENDERE VISIONE DELLO STATUTO.

INSOMMA: SI CHIEDE AI LAVORATORI DI ADERIRE E FINANZIARE LA COOPERATIVA "MARE FAST" AL BUIO, SENZA FORNIRE ALCUNA INFORMAZIONE NÉ SUL FUNZIONAMENTO DELLA COOPERATIVA STESSA NÉ SULLA ATTIVITÀ ECONOMICA CHE SI VORREBBE SVOLGERE.

A questo proposito come OS abbiamo inoltrato, nel pomeriggio di ieri, una richiesta formale al Dott. Baroni di Confcooperative per avere copia dello Statuto da visionare e per poter dare tutte le informazioni necessarie affinché i lavoratori siano tutelati dagli slogan fini a se stessi (come quelli apparsi ieri sui giornali) e da piani di salvataggio che appaiono sempre più utili a salvaguardare l'Amministratore Unico Marco Zavoli che non i posti di lavoro e che sicuramente sono stati decisi nelle stanze grigie di qualche commercialista o consulente finanziario.

Quel che è certo e che la maggior parte dei lavoratori della Mare SPA rappresentati da questa OS non staranno a guardare facendosi ricattare o peggio a farsi prendere in giro per l'ennesima volta senza le informazioni necessarie.

Abbiamo ottenuto il pagamento degli stipendi grazie a questa determinazione, la salvaguardia del posto di lavoro è sicuramente importante purché si rispettino i diritti e la dignità delle persone che non sono pacchi o cose da spostare da una parte all'altra per salvaguardare gli interessi speculativi e privatistici dei soliti noti. Per queste ragioni - indipendentemente dalla richiesta di fallimento presentata da Zavoli - Martedì 16 settembre saremo in presidio al Tribunale di Bologna, per ricordare a tutti che non si decide il nostro futuro senza di noi.

ADL Cobas Emilia Romagna - Lavoratori/trici Mare Spa