Verona. Un calcio al razzismo

3 giorni di musica, sport e dibattiti contro ogni razzismo

2 / 9 / 2010

Il 17 settembre apre a Verona, ai Campi sportivi Gavagnin di via Montelungo, Un Calcio al razzismo, una tre giorni di musica, sport e dibattiti organizzata dall'Associazione sportiva dilettantistica Para Tod@s e da Virtus Verona Fans.

Questo è il programma dell'evento:

Ven 17/09
ore 18.00 apertura stand
ore 19.30 Dibattito: Sport e diritti, passione vs business

Sala riunioni Palazzetto dello Sport, Centro Sportivo Gavagnin, via Montelungo
, Verona.
Partecipano al dibattito:
-Carlo Balestri – Progetto Ultrà/UISP – Mondiali Antirazzisti (www.mondialiantirazzisti.org)
-Dott. Luigi Fresco – Psicopedagogista -Presidente US. Virtus, Verona
-Prof. Carlo Morandi – Preside Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona
-Polisportiva San Precario, Padova
-Associazione Sportiva Dilettantistica “Para Tod@s, Verona
-Virtus Verona Fans, Verona
Coordina il dibattito Duccio Ellero
ore 21.00 dj-set LEO - World music

Sab 18/09
ore 15.00 1° Torneo Diamo un calcio al razzismo
Potete iscrivere la vostra squadra scrivendo a: [email protected]
ore 21.00 dj-set ENRICO (Los Fastidios) - StreetFootballDanceR-ebelMusic

Dom 19/09
ore 15.00 Partita serie D: Virtus Verona-Insubria
ore 17.30 Torneo biliardino
ore 19.00 Premiazioni
ore 21.00 Live: Anteo+Corky+Gli ignoranti

Lo sport, è socialità, divertimento, solidarietà, ma sempre più appare come spettacolo di eccesso, individualismo e mero consumismo. In particolar modo nel mondo del calcio, fatto sempre più di businnes e di mega ingaggi, di controllo sociale ed esclusione dei diritti di cittadinanza. Ne è un esempio il problema dell’accesso al mondo sportivo dei cittadini migranti e dei loro figli, nati e cresciuti nel nostro paese. Una questione che parla di diritti e libertà.
Infatti la scelta della legislazione italiana di riconoscere ai nati nel nostro paese solo il diritto di sangue, escludendoli da quello di suolo, ha innalzato barriere e muri di leggi che scoraggiano un giovane ragazzo nato da genitori stranieri a praticare la professione di atleta.
Assistiamo a dinamiche sportive e sociali sempre più distanti dai valori di solidarietà sociale a cui pensiamo che l’intero mondo dello sport debba ispirarsi.

Dei valori e del significato dello sport ne parliamo con i nostri ospiti al dibattito "Sport e diritti, passione vs business".

Regolamento 1° Torneo Diamo un calcio al razzismo
Torneo di calcio a 5 non competitivo, contro ogni razzismo, sessismo e omofobia.
Si richiede di creare/iscrivere squadre miste (maschili/femminili).
Non ci interessa premiare chi ha più fiato ed è più allenato. L‘agonismo sfrenato lo lasciamo ad altri tornei.
Giochiamo le partite del torneo esclusivamente con palloni provenienti dal mercato equo solidale. I palloni sono stati prodotti secondo i criteri del commercio equo e solidale.
Non esiste l'arbitro. Chiediamo alle squadre di provvedere all'autogestione della partita, mentre il nostro "responsabile campo" segna solo il tempo ed i goal. Interviene, invece, in caso di gioco troppo competitivo e per comportamenti offensivi razzisti o sessisti.
Al torneo parteciperanno 8 squadre divise in due gironi da 4 squadre. La prima di un girone si scontrerà poi con la seconda dell'altro girone e viceversa e dalle due partite usciranno le finaliste.
Sono ammesse esclusivamente scarpe da ginnastica/calcetto, cioè senza tacchetti!

Alcune regole generali:
Il torneo prevede 2 gironi da 4 squadre ciascuno.
Si gioca in 5.
Partite da 2x10 = 20 minuti.
Le sostituzioni sono libere.
La rimessa laterale viene effettuata da terra (no goal).
Il portiere può raccogliere con le mani i retropassaggi.
Non esiste offside/fuorigioco.
Le squadre indossano una tuta unitaria.
Alcune regole per scoraggiare il gioco violento:
Al primo fallo cattivo ed intenzionale di una squadra, indipendentemente se succeda in area o meno, verrà fischiato il rigore.
Al secondo fallo cattivo ed intenzionale di una squadra, indipendentemente dal giocatore che lo commette, verrà decretata la vittoria a tavolino della squadra avversaria.
Se una partita viene interpretata in modo eccessivamente competitivo dalle due squadre in gioco, entrambe le squadre perderanno l‘incontro.
Se una squadra perde due partite a tavolino per comportamento antisportivo, verrà sospesa dal torneo.

Ricordatevi di diffondere queste informazioni a tutti i giocatori/giocatrici del vostro gruppo.

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