Verona- Bloccato l'ennesimo sfratto nella provincia veronese

Solo la presenza di attivisti, famiglia e amici ha permesso di bloccare uno sfratto nel comune di Sorgà (VR).

18 / 12 / 2013

Questa mattina nel comune di Sorgà (VR) doveva essere eseguito uno sfratto, al terzo accesso, di una famiglia di immigrati con tre bambine piccole. L'ennesimo caso di sfratto per morosità nel nostro territorio, dopo che il capofamiglia, a causa della crisi economica, era andato in cassa integrazione e non riusciva più a pagare l'affitto e le esorbitanti spese condominiali. L'ufficiale giudiziario, chiamato dalla proprietà, nonostante la numerosa presenza di attivisti della Rete sociale per il diritto alla casa di Verona voleva assolutamente procedere con lo sgombero, supportato da un'eccessiva presenza di forze dell'ordine. Sul luogo, su richiesta degli attivisti, sono intervenuti anche il sindaco e l'assessore ai servizi sociali. L'unica soluzione proposta era la disponibilità da parte del comune a ospitare temporaneamente le bambine e la moglie in una struttura di primaria accoglienza, distante 30 Km dal paese e dalla scuola delle bambine, dividendo in questo modo la famiglia e rimandando (ancora una volta) la soluzione definitiva di un caso, che insieme a molti altri, sta diventando un problema strutturale del paese. Solo la resistenza di famiglia, amici e attivisti (con alcuni momenti di tensione) ha permesso il rinvio dello sfratto al 20 febbraio. Rimaniamo comunque consapevoli del fatto che se non verranno adottate da parte delle istituzioni delle risposte alternative e definitive al problema del diritto alla casa la situazione col tempo peggiorerà. Chiediamo per questo: una moratoria sugli sfratti, il riutilizzo delle troppe case sfitte a scopo abitativo, il blocco della vendita delle case pubbliche sul mercato privato e più attenzione verso chi sta pagando incolpevolmente i frutti di questa crisi causata da chi ora ci sta addirittura lucrando sopra.

Blocco dello sfratto