Venezia - Uniti per lo sciopero

7 / 5 / 2011

 Una giornata cominciata molto presto a Venezia, dove gli attivisti di Uniti per lo sciopero hanno affiancato, a partire dalle 6 di mattina, gli operai della Fiom nei blocchi alla zona industriale di Marghera. 

Poco più tardi gli studenti medi, partiti in corteo da Mestre, raggiungevano Venezia in treno, rigorosamente privi di biglietto (tanto per alludere al nesso tra mobilità metropolitana e reddito).

 Infine, la critical mass dei comitati referendari e dell’Assemblea contro il rischio chimico ha completato lo spezzone di Uniti per lo sciopero all’interno della manifestazione principale.

 Uno spezzone che  ha espresso la ricchezza del percorso di Uniti contro la crisi (Fiom, centri sociali, studenti medi, universitari e comitati) e che ha brillato numericamente. Con le sue mille presenze è stato senza dubbio il più partecipato della manifestazione.

Insomma, una giornata riuscita in una fase certamente non favorevole al protagonismo sociale, ed è questo aspetto ad essere stato rimarcato da Uniti per lo sciopero nell’intervento di chiusura. 

Ovvero la necessità di rinnovare le forme tradizionali dello sciopero, di riconquistare reddito nella fabbrica metropolitana attraverso lotte sulla mobilità, occupazioni e di aprire una campagna sul reddito di cittadinanza. L’ulteriore sfida è fare tutto ciò non in forma isolata, ma mettendo insieme tutti i soggetti di un lavoro che oggi va nella direzione di una precarietà onnicomprensiva, dagli intermittenti ai salariati.

Marghera, 6 maggio 2011: foto Presidi sociali davanti a Fincantieri

Venezia, 6 maggio 2011: foto prima del corteo

Venezia, 6 maggio 2011: foto Uniti per lo sciopero

Venezia, 6 maggio 2011: altre foto corteo

Venezia - intervento dal palco