Venezia - Solidarietà agli operai sulla gru

8 / 11 / 2010

Sabato 6 novembre in migliaia siamo stati a manifestare a Brescia sotto la gru dove da sabato 30 ottobre sei immigrati vivono per protesta a 35 metri di altezza: abbiamo visto con i nostri occhi quanta umanità c’è dietro questa azione, portata avanti da sei giovani uomini, lavoratori immigrati, che stanno lottando per l’allargamento dei diritti di tutti noi.

Lunedì 8 novembre all’alba carabinieri e polizia sono intervenuti per sgomberare il presidio esterno al cantiere dove in tanti stanno appoggiando le richieste portate avanti dagli operai sulla gru: sanatoria e regolarizzazione. Ci sono state cariche e attivisti e giornalisti sono stati picchiati dalla polizia. Una trentina di persone, italiani e immigrati, sono state portate in questura e in caserma, qualcuno anche all’ospedale con le ambulanze.

I sei immigrati restano sulla gru: uno di loro si è messo un cappio al collo assicurando la cima al braccio della struttura. Non abbandonerà la sua battaglia per alcun motivo.

Siamo nel Nord Italia, e anche questo accade al tempo della crisi. Succede che tutti ci sentiamo di condividere la battaglia per un futuro migliore, che sia per la regolarizzazione dei documenti, che sia per il reddito, per migliori condizioni di lavoro, per l’accesso alla cultura e ai servizi, per la possibilità di rivendicare ancora a voce alta i diritti per tutti e tutte. 

Solidarietà piena ad Arun, Jimi, Rachid, Singh, Sajad e Pepe, i migranti della gru di Brescia!

Martedì 9 novembre ore 17.00 presidio sul Ponte di Calatrava

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