Venezia - scritta fascista sul portone dell'Accademia

Comunicato del Collettivo Li.S.C.

19 / 3 / 2014

A pochi giorni dalla “marcia su Venezia” lanciata da Forza Nuova aumenta il dibattito e l'attenzione cittadina verso l'ennesimo pericoloso tentativo neofascista di conquistare un'agibilità politica nella nostra città.

Il clima che registriamo in questo ultimo periodo a Venezia, città che da sempre fa dell'apertura cosmopolita e multiculturale la sua caratteristica principale, dà adito, da una parte, alla creazione di una grossa mobilitazione cittadina che, tenendo assieme diverse realtà che fanno dell'antifascismo il loro minimo comune denominatore, vuole impedire questa “calata” e le pericolose conseguenze che potrebbe avere sul tessuto cittadino; dall'altra assistiamo a diversi tentativi da parte fascista di far vedere e sentire la propria presenza in città. Da adesivi di Forza Nuova comparsi sui portoni delle case di alcuni esponenti del Collettivo Li.S.C. attivamente impegnati nelle iniziative antifasciste che hanno avuto luogo nei scorsi mesi – e in particolare sul portone di Ca'Tortuga, la casa studenti occupata dal collettivo in Calle dei Guardiani - a scritte inneggianti a Hitler apparse fuori da una scuola superiore del Lido.

Sintomatica di questo clima è anche la scellerata iniziativa di un singolo, al momento ancora sconosciuto, che nella notte tra lunedì e martedì scorso ha ben pensato di scrivere sul portone della sede principale dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, in vernice rossa, “Arbeit macht frei”, sentendosi evidentemente legittimato a richiamarsi in modo vigliacco a periodi oscuri della storia collettiva.

In risposta il collettivo Li.S.C. ha organizzato, nella giornata di ieri, una conferenza stampa in Accademia a cui hanno partecipato circa un centinaio fra studenti e professori. Oltre a ribadire la nostra indignazione e il nostro schifo per questo tipo di azioni e tentativi di intimidazione, si è deciso di condannare immediatamente il gesto andando tutti assieme a coprire tale scritta. Si è continuata la discussione rilanciando la nostra forte e determinata opposizione a qualsiasi intimidazione e a qualsivoglia deriva fascista nella nostra città, rilanciando la mobilitazione del 29 marzo attraverso la lettura dell' appello che vede tra i primi firmatari importanti nomi della politica e della cultura cittadina, oltre che da vari tra sindacati, associazioni, comitati, e ovviamente dai centri sociali Laboratorio Occupato Morion, Sa.L.E. Docks e Rivolta.

Un grande applauso ha accolto la lettura dell'appello e dei firmatari, nonché l'invito a scendere in piazza il 29 per un grande happening cittadino che tenga alla larga i neofascisti di Forza Nuova ribadendo il carattare multiculturale, antirazzista e antisessista di Venezia.

Collettivo Li.S.C.

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