Venezia - Quest'asta non s'ha da fare....senza di noi!!

Gli studenti e le studentesse del Collettivo Universitario Li.S.C. e gli occupanti di Cà Tortuga hanno consegnato e protocollato la loro proposta per l'asta del Palazzo di Calle dei Guardiani

12 / 12 / 2013

Ed eccoci qui arrivano i giorni attesi per Cà Tortuga e tutto lo stabile di Calle dei Guardiani messo all'asta.

Oggi infatti era l'ultimo giorno utile per la presentazione delle offerte. Non potevano esimersi gli studenti e le studentesse di Li.S.C. e gli occupanti di Cà Tortuga dal portare la loro di offerta.

La busta sigillata con dentro la proposta é stata consegnata all'ufficio Protocolli di Cà Foscari. 

Lunedì 16 alle h11.00 ci sarà l'apertura delle buste delle offerte. Come abbiamo sottolineato nei giorni scorsi durante le mobilitazioni universitarie non siamo disposti a lasciare lo stabile, ma anzi rilanciamo la nostra volontà verso la costruzione di un studentato occupato e autogestito, e proprio questo pomeriggio ci sarà un'assemblea per organizzare le prossime iniziative.

Di seguito il testo presentato come proposta per l'asta:

Siamo gli studenti e studentesse occupanti di Ca' Tortuga e del collettivo Li.S.C e vorremmo partecipare anche noi a quest'asta.

Abbiamo seguito tutta la vicenda relativa all'operazione immobiliare tutt'altro che trasparente e onesta messa in piedi dal Rettore Carraro negli ultimi mesi.

Sappiamo anche che lo stabile in Calle dei Guardiani, messo all'asta un mese fa, è stato donato dal Comune all'Università nel1969 con il vincolo che fosse adibito a scopi accademici ed educativi. Altro che ennesimo hotel in una città già piena di turisti, come invece vorrebbe il "Magnifico"!

Per questo vogliamo anche noi studenti fare la nostra proposta essendo direttamente coinvolti nella questione: vorremmo che lo stabile rimanga nelle mani e nelle cure di chi lo abita ormai da anni se non decenni. Inoltre continueremo il progetto per la costruzione di uno STUDENTATO OCCUPATO e AUTOGESTITO dagli studenti, in particolare da tutti coloro che sono stati esclusi dall'assegnazione delle borse di studio e che devono fare i salti mortali per frequentare le lezioni e che non vengono agevolati se pendolari. Ci rivolgiamo a tutti quelli che vogliono mettersi in gioco e imparare cosa vuol dire veramente prendersi cura di una casa, diritto fondamentale per noi studenti, insieme al diritto allo studio; a tutti coloro privati della possibilità di risiedere nella città in cui studiano a causa di criteri vecchi e obsoleti che non tengono conto delle reali situazione economiche e sociali in cui ci troviamo in questo momento, vogliono riprendersi i loro diritti!

E visto che NOI abbiamo a cuore la vita universitaria dei nostri compagni vogliamo offrire di più!

Tutti i lavori di restauro e manutenzione dello stabile verranno riconosciuti come crediti formativi! Ebbene si! Altro che fare fotocopie o i mediatori culturali! Ai nostri coetanei vogliamo offrire la possibilità di crearsi un luogo di vita e di formazione vera, che vada dall'occuparsi di una casa all'instaurare rapporti con il vicinato, dallo studio individuale ai momenti di aggregazione di cui la nostra Università ci priva per discutere e costruire insieme un'Università migliore! Perchè è questo che vogliamo: vogliamo essere noi a occuparci di ciò che è nostro!

Per questo abbiamo deciso di partecipare a quest'asta.

E pertanto, la nostra proposta di offerta é di 12 Crediti Formativi Universitari.

Ovvero l'equivalente di retribuzione per uno dei tanti stage "formativi"

(obbligatori) che l'Università ci propina nelle aziende che sul lavoro a titolo gratuito (fare fotocopie, controllare i badge agli ingressi, portare il caffé al capo.. ecc) ci speculano quotidianamente.

Riteniamo infatti che tale cifra (12CFU) secondo l'equazione che la fa ritenere giusta come compensazione salariale per noi studenti equivalga a pari titolo etico con il valore dell'immobile di Calle dei Guardiani, ovvero CÁ TORTUGA.

Sicuramente ci verrà risposto che 12CFU non esistono in economia e che tale offerta é di default non valida.. Ma a tali obiezioni noi vorremmo chiedere: é forse più giusto incentivare la precarizzazione tramite gli stages? Far accettare come normali a degli studenti dei contratti di lavoro degradanti? Salariare con una moneta fittizia del lavoro realmente compiuto spacciandolo pure come Formazione? Far finta che la Crisi che imperversa da oramai quasi sei anni non esista per noi studenti?

Fintanto che tali domande rimarranno senza risposte (sociali) noi continueremo ad agitare dal basso lo spettro della Riappropriazione.

Nessuna Casa deve rimanere vuota, nessuno deve rimanere senza casa.

Uno studentato autogestito a Venezia é ciò che serve, le nostre convinzioni sono profonde ed i bisogni reali.

Collettivo Universitario Liberi Saperi Critici

Consegna Busta offerta per Cà Tortuga